Jewish Media Summit 2018
“Convivenza, io ci credo”
Durante la seconda intifada il 14enne palestinese Ziad Sabateen venne arrestato per aver partecipato alle proteste. “Ero arrabbiato, avevo visto i soldati maltrattare la mia famiglia e partecipai. Per questo, ho passato cinque anni in una prigione israeliana. E nel mentre ho cominciato a parlare con altri palestinesi incarcerati. Mi sono reso conto che l’odio non mi avrebbe portato a nulla. Quando sono uscito ho scelto di non seguire la via della violenza e di cominciare a parlare con gli altri” ha raccontato ai giornalisti parte della delegazione del Jewish Media Summit, descrivendo il suo impegno per la convivenza tra israeliani e palestinesi inziato 25 anni fa dal suo villaggio, Husan, nella West Bank. Un impegno portato avanti con l’associazione israeliana Habayt. Secondo Ziad l’unica possibilità è costruire dal basso la convivenza: “Hamas e l’Anp prendono milioni di dollari ma non li usano per la popolazione”. Un piccolo esempio di alternativa in quello che è il complicato mosaico del rapporto tra israeliani e palestinesi.
(27 novembre 2018)