“Libertà religiosa, tema attuale”

Una giornata di studio e riflessione su “Il modello concordatario e la legge sulla libertà religiosa (che non c’è) a settant’anni dalla Costituzione”. A organizzarla a Firenze è stata l’Associazione Piero Guicciardini nella figura del suo presidente Stefano Gagliano, che ha suddiviso l’incontro nazionale in svolgimento in tre sessioni: la prima, dedicata a “Politiche concordatarie e liberà religiosa fino ad oggi”; la successiva, incentrata sulle esigenze pratiche “delle minoranze religiose private di Intesa”. La terza, che si svolgerà nel pomeriggio, con una tavola rotonda sulle prospettive di “una nuova politica delle libertà religiose e di pensiero”.
A intervenire a nome dell’UCEI il vicepresidente Giulio Disegni, che ha tracciato in apertura un lungo quadro della storia delle comunità ebraiche da un punto di vista giuridico, a partire dal 1800 sino al momento attuale, passando dall’epoca risorgimentale al fascismo e alla Costituzione Repubblicana, ed è giunto alla conclusione che le Intese tra Stato italiano e Unione delle Comunità ebraiche, che in questi trent’anni hanno tenuto e continuano a “tenere”, garantendo la specificità del mondo ebraico italiano e il diritto per gli ebrei uti singuli di essere se stessi e di vivere il proprio ebraismo in conformità alla legge e alla tradizione ebraica, ben vedrebbero a latere una legge-quadro sulla libertà religiosa, che sia garante delle diverse specificità del composito universo religioso.
Interessante inoltre la riflessione di Valerio Di Porto, già consigliere parlamentare presso la Camera, alla tavola rotonda sul senso e l’esigenza da parte ebraica di avere una legge sulla libertà religiosa:
“La libertà religiosa – ha detto – è un valore in sé fondamentale ma non sembra proprio questo il momento perché venga emanata una legge in materia, piuttosto le iniziative legislative attuali sono improntate ad una certa diffidenza verso il fenomeno delle confessioni religiose diverse dalla cristiana, dettato a sua volta da una diffidenza nei confronti dell’islamismo. Vi sono proposte di legge sull’affissione del crocefisso e altre iniziative tese a limitare la macellazione in nome del benessere degli animali; in passato l’attenzione si è rivolta verso il fenomeno del fondamentalismo islamico: forse il momento è molto difficile
Bisogna però arrivare ad un quadro complessivo che superi finalmente la legge del 1929 si culti ammessi”.
Tra i diversi relatori di giornata Tiziano Rimoldi, decano della Facoltà avventista di teologia di Firenze; Paolo Bagnoli, presidente onorario dell’Associazione; Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli; il professor Francesco Margiotta Broglio; Marco Ricca, presidente del Centro culturale protestante P. M: Vermigli.

(28 novembre 2018)