Milano, il network dei Giusti
“Il percorso iniziato lo scorso anno con il lancio della Carta delle Responsabilità continua quest’anno grazie alla passione di tante persone che condividono l’impegno di Gariwo e che arriveranno a Milano per questo incontro da tutta Italia e da tutta Europa. Sarà l’occasione per scambiare idee e suggerimenti che raccoglieremo in una proposta condivisa per affrontare le sfide del nostro tempo”. Così il presidente di Gariwo Gabriele Nissim presenta l’incontro che aprirà domani mattina ai Frigoriferi Milanesi, il secondo appuntamento internazionale di GariwoNetwork, la rete che unisce tutti i soggetti impegnati nella diffusione del messaggio dei Giusti.
Intorno al tema “Coltivare i Giardini dei Giusti per contrastare la cultura dell’odio e del nemico” si confronteranno gli ambasciatori di Gariwo, gli insegnanti, i rappresentanti delle amministrazioni locali e delle associazioni, i referenti dei cento Giardini dei Giusti sorti in Italia e nel mondo sull’esempio del Giardino del Monte Stella di Milano, nato nel 2003 su proposta di Gariwo.
Il saluto del Presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé aprirà la sessione mattutina dei lavori dedicata all’approfondimento, con gli interventi di Gabriele Nissim sul senso etico dei Giardini, dello scrittore Francesco Cataluccio sui valori dell’identità europea, dello storico Marcello Flores sul ruolo dell’Europa nella difesa dei diritti umani e dello psicoterapeuta Pietro Barbetta sulle strategie per prevenire l’odio e la cultura del disprezzo. La sessione si concluderà con la proiezione di One Ocean, il documentario sui cambiamenti climatici presentato al 75° Festival del Cinema di Venezia, alla presenza della regista Anne de Carbuccia.
Nel pomeriggio la discussione sarà articolata in panel sui temi Chi sono i Giusti, L’educazione al valore della responsabilità personale nella scuola e Il ruolo dei Giardini dei Giusti di fronte ai problemi attuali per favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche tra i partecipanti. Tra i diversi relatori, anche la storica Anna Foa.