Jewish in the city, a Milanola cultura ebraica si accende
“Abbiamo voluto che Jewish in the City fosse dedicato al futuro quest’anno. E non è un caso che coincida con Hannukkah: vogliamo che illumini di cultura ebraica la città”. Così Gadi Schoenheit racconta la nuova edizione del Festival di cultura ebraica di Milano Jewish in the city che dal Primo al 3 dicembre porterà nel capoluogo lombardo spettacoli, eventi, incontri dedicati all’ebraismo. Ad aprire la rassegna sabato sera al Teatro Dal Verme (ore 20.30), lo spettacolo Oh Dio mio! di Anat Gov, una riflessione tra psicanalisi, teologia e umorismo. “Abbiamo ricevuto tantissime richieste per lo spettacolo, che è andato velocemente sold out. Con la collaborazione della regista siamo riusciti a organizzare una seconda serata alle 22.30 ma i posti stanno finendo velocemente”, spiega Schoenheit, Consigliere della Comunità ebraica milanese e tra gli organizzatori della rassegna. Il successo dello spettacolo è la dimostrazione della grande attenzione del pubblico milanese per la cultura ebraica. “Abbiamo scelto consapevolmente di non dedicare il Festival all’anniversario delle Leggi razziste seppur sia un momento importante di riflessione per il paese. La rassegna è più orientata a guardare al domani: di educazione ebraica e futuro parleranno lo psicanalista e scrittore Massimo Recalcati e rav Roberto Della Rocca, ricordando la figura di rav Giuseppe Laras (domenica mattina, Sinagoga di via Guastalla, dopo i saluti delle autorità – ore 10.30) – prosegue Schoenheit – Di futuro e pensiero politico parleranno al Memoriale della Shoah diversi ospiti tra cui la senatrice e Testimone della Shoah Liliana Segre; di religione e cultura si discuterà invece al Museo della Scienza e della Tecnologia. E ancora, Vera Vigevani Jarach (scampata alla persecuzione antiebraica in Europa e diventata simbolo in Argentina delle madri di Plaza de Mayo) ci ha regalato, in una video intervista, delle profonde riflessioni sul futuro della nostra società”.
Tornando agli incontri: domenica sarà anche l’occasione per vedere in antemprima lo spettacolo di David Parenzo Un ebreo fulminato (sinagoga di via Guastalla). Nel pomeriggio, due i luoghi coinvolti: al Teatro Franco Parenti, a partire dalle ore 14.00, la possibilità di seguire una lezione dedicata all’espressione corporea del celebre coreografo israeliano Ohad Naharin, nota come Gaga, grazie alla presenza di ballerini del Batsheva, formatisi alla scuola del maestro (costo 15 euro); a alle ore 20.30 viene proiettato il film Mr Gaga di Tomer Heymann, cui segue una conversazione libera con i ballerini protagonisti, moderata da Bianca Ambrosio.
Alle 14.15 invece al Museo della Scienza e della Tecnologia, l’inaugurazione della mostra Capitane coraggiose, seguita da una serie di incontri culturali con inframmezzi musicali di Miriam Camerini: alle ore 14.30 lectio sulla Cabala dell’autrice Yarona Pinhas, alle 15.15 intervento del critico letterario Dario Calimani sul tema della luce dal titolo Ombra: da Shylock a Pinter e, alle ore 16.20, spettacolo dell’attore Amichai Pardo La luce dell’utopia. Herzl. Alle ore 17.30, viene proiettata una video intervista in esclusiva di Anna Migotto a Vera Vigevani Jarach; alle ore 18.15 si parla di cucina ebraica con ricette legate alla tradizione di Channukkà fino all’accensione della prima candela, prevista intorno alle 18.30 nella piazzetta antistante il Museo alla presenza di Rav Alfonso Arbib . Per la chiusura, alle ore 19.00, Da MaoTsur, i canti di Channukkà, con Miriam Camerini.
Lunedì 3 dicembre, la Scuola ebraica di Milano ospita lo spettacolo Korczak, 10 scatole di fiammiferi di Amichai Pardo, al quale sono invitati ad assistere anche gli studenti di alcuni istituiti milanesi. Il programma di Jewish in the city 2018 termina alle ore 19.00 presso il Memoriale della Shoah di Milano: all’incontro Spegnere l’odio e accendere la speranza intervengono Salvatore Natoli, Victor Magiar, Haim Baharier e Piero Barbetta, moderati dal presidente di Gariwo Gabriele Nissim. In chiusura, Liliana Segre tiene un intervento sul tema Il mio insegnamento ai giovani contro l’indifferenza e premia il vincitore del concorso letterario rivolto alle scuole per il miglior elaborato dal titolo Spegnere l’odio e accendere la speranza.