Un miqvè rinnovato per Firenze

Una domenica davvero speciale per gli ebrei fiorentini. Mentre era ancora in corso le vendita annuale dell’Associazione Donne Ebree d’Italia, che quest’anno ha richiamato un numerosissimo pubblico anche con le attività specifiche per i bambini (lettura, racconto di favole, pittura ed anche cucina) nel pomeriggio, nel contiguo giardino della sinagoga, si è svolta una breve ma simpatica cerimonia per l’inaugurazione del rinnovato miqvè.
Pochi ormai ricordano il bellissimo bagno rituale in marmo verde, opera di Marco Treves, l’architetto della sinagoga, situato nel villino settecentesco sede della casa del Rabbino e poi della scuola ebraica. Quando questa casa negli anni ’60 fu distrutta per edificare una scuola moderna, subito si provvide a costruire, accanto ai gabinetti esterni, anche un nuovo miqvè rivestito con le mattonelline allora di moda, ma non ha retto all’usura del tempo… Come ha ben specificato rav Amedeo Spagnoletto, che appena nominato ha dovuto affrontare il problema, il Consiglio della Comunità presieduto da IMG-20181202-WA0022Dario Bedarida e quindi da Daniela Misul, ovviamente la prima a parlare in questa occasione, si è impegnato subito a trovare fondi per i lavori e a farli fare con la massima urgenza! Rav Amedeo ha avuto sentite parole di ringraziamento per quanti hanno operato al suo funzionamento durante i lavori e hanno seguito questi con impegno, in primis il segretario Emanuele Viterbo, e anche particolari lodi per Isetta Bonomi che ne ha abbellito l’interno con delicate pitture murali e la frase rituale di benedizione, su cui il rabbino si è soffermato spiegandone il valore.
Infine, chiamandoli a dare anche loro un saluto, presente la presidente della sezione fiorentina dell’Adei Emanuela Servi Di Castro, anche lei intervenuta, ha ringraziato rav Joseph Levi, che già era riuscito a raccogliere una somma per questo scopo, e rav Levi Wolvovsky che, per assicurarne l’uso anche da parte del gruppo Chabad, è riuscito ad avere la supervisione del noto rav Posen. È seguita la funzione pomeridiana al Tempio e quindi l’accensione della grande Chanukkiah sotto il portico esterno con la prima esibizione del nuovo coro e i dolci tradizionali.

Lionella Viterbo

(2 dicembre 2018)