Venezia, la ferita e il ricordo

Era la notte tra il 4 e il 5 dicembre del 1943 quando fu compiuto il principale rastrellamento degli ebrei veneziani da parte dei nazifascisti.
Questa mattina, nel Tempio levantino, i 246 deportati nei campi di sterminio sono stati nominati uno a uno nel corso di cerimonia sentita da tutta la Comunità cui ha fatto seguito un momento di commemorazione davanti al monumento in ricordo delle vittime della Shoah in campo di Ghetto Novo.
Ad intervenire tra gli altri il presidente della Comunità ebraica veneziana Paolo Gnignati, il rabbino capo rav Scialom Bahbout, il vicerabbino Avraham Dayan.

(2 dicembre 2018)