Otto giorni otto lumi
La fonte della nostra vita
Il collegamento con il patriarca Giacobbe fa sì che Chanukkah sia ancor di più un tempo propizio per lo studio della Torà. Infatti, nel libro del profeta Michea è scritto (7:20): “Concedi la verità a Giacobbe…” nel senso che Giacobbe possiede quella forza spirituale necessaria per raggiungere l’essenza della Torà. Questa capacità che è predominante in questo periodo. Per destarla, insieme all’attività di studio, bisogna unire la qualità fondamentale dell’umiltà come ci viene indicato proprio dal nostro patriarca: “Io sono immeritevole rispetto a tutti gli atti di misericordia e a tutta la verità che hai operato verso il Tuo servo…”. La Torà discende sul monte Sinai che è il più basso tra quelli della sua catena montuosa; la Torà scende verso il basso come la pioggia cade dal cielo sulla terra. Come a dire che la Torà è costantemente a disposizione degli umili, cioè coloro che vogliono imparare dalla fonte della nostra vita.
Rav Adolfo Locci, rabbino capo di Padova
(5 dicembre 2018)