Onu, la risoluzione anti Hamas
non ottiene i numeri necessari

Nonostante il fronte compatto dei Paesi europei, che si sono espressi in modo unanime, la risoluzione di condanna dell’organizzazione terroristica palestinese Hamas discussa ieri alle Nazioni Unite non ha ottenuto i due terzi dei voti favorevoli – la maggioranza necessaria, a causa di una richiesta in tal senso del Kuwait approvata dall’Assemblea – e non è stata quindi accolta.
Ottantasette i voti favorevoli, 58 i contrari, 33 gli astenuti. “Non possiamo parlare di pace in Medio Oriente se non ci troviamo d’accordo su una semplice condanna di Hamas e delle sue azioni terroristiche. Oggi l’Onu aveva la possibilità di farlo. E ha fallito” ha commentato l’ambasciatrice americana Nikky Haley, che del voto è stata l’artefice.
Parziale apprezzamento è comunque arrivato dal governo israeliano. “Anche se non ha raggiunto la maggioranza dei due terzi, questa è la prima volta che la maggioranza dei Paesi dell’Onu vota contro Hamas. Ringrazio quindi tutti gli 87 Paesi che si sono espressi in questo modo” ha commentato il Premier Benjamin Netanyahu. Amaro invece Mike Pompeo, segretario di Stato americano, che ha detto: “A pochi giorni dal lancio di migliaia di missili contro cittadini israeliani, le Nazioni Unite non sono state in grado di adottare una risoluzione che condanni questi terroristi”. Per Pompeo, si tratta di “un altro vergognoso atto di pregiudizio nei confronti di Israele”.

(7 dicembre 2018)