Otto giorni otto lumi
Studiare senza filtri
Nel libro dello Splendore, il Sefer HaZohar, si tramanda il principio che il Signore, la Torà e il popolo d’Israele siano una sola cosa. Così accade che più si è vicini al Signore, più si può raggiungere la profondità della Torà, laddove si posa la Shekhinà, la Presenza Divina, si può comprendere i segreti della Torà. I giorni di Chanukkah sono quelli in cui la Shekhinà è indotta a posarsi nella nostra realtà e questa vicinanza crea la situazione in cui è per noi più facile studiare Torà senza altri fini e di farlo in nome del Signore. Allora saremo meritevoli della luce della Torà come afferma Rabbì Judah Loew ben Bezalel, meglio noto come il Maharal di Praga (1520-1609; Tiferet Israel, introduzione): “Quando una persona destina il suo studio al Signore che ha dato la Torà, Egli lo salva dall’errore (dal commettere peccato) e dà luce ai suoi occhi (non indurre altri a peccare con insegnamenti sbagliati)”.
Rav Adolfo Locci, rabbino capo di Padova
(7 dicembre 2018)