Chanukkah alla Casa Bianca
“Sempre al fianco di Israele”
Non una, ma due feste di Chanukkah alla Casa Bianca. Nella prima tra gli ospiti otto sopravvissuti alla Shoah. Nella seconda i familiari di Meadow Pollack, una delle ragazze rimaste uccise nell’attentato alla scuola di Parkland in febbraio. Stando al racconto di chi vi ha partecipato, segnala la stampa ebraica americana, il clima era particolarmente allegro e festoso. E nel discorso di Donald Trump non sono mancati riferimenti non solo al significato della festa, ma anche alla realtà di Israele oggi e al rapporto con la sua amministrazione.
Trump ha definito Israele una nazione “potente e maestosa” e ha assicurato che gli Usa “saranno sempre al fianco” dello Stato ebraico. In particolare, è stata ricordata la recente iniziativa di riconoscimento di Gerusalemme quale sua capitale e del conseguente trasferimento dell’ambasciata statunitense da Tel Aviv alla nuova sede.
Un momento di imbarazzo, scrive sempre la stampa ebraica americana, pare invece esserci stato quando, nell’introdurre il vicepresidente Pence, Trump ne ha parlato come di un grande sostenitore del “vostro Stato”. Affermazione che, segnala la Jewish Telegraphic Agency, sembra aver fatto alzare qualche sopracciglio e portato alcuni tra i presenti a chiedersi se Trump “abbia chiaro che gli ebrei americani tendono ad amare Israele, ma sono comunque cittadini americani”.
A sancire il forte legame tra i due paesi, di qualche ora precedente, una cerimonia di accensione della Chanukkiah al Muro Occidentale cui hanno partecipato sia il Premier israeliano Benjamin Netanyahu che l’ambasciatore americano David Friedman. Nell’occasione Netanyahu ha detto: “Esattamente un anno fa Trump ha preso una decisione storica, sia perché è di importanza storica, sia perché ha riconosciuto la storia. È infatti impossibile promuovere la pace basandosi su delle bugie. Il presidente Trump, con una mossa coraggiosa e genuina, ha riconosciuto ciò che sappiamo essere la verità non solo dal tempo dei Maccabei, ma dal tempo del re David, 800 anni prima. Questa è la verità, e la verità è la base di ogni cosa e la base per la pace”.
(9 dicembre 2018)