Oz, l’ultimo omaggio a Tel Aviv
“Una luce per tutti noi”

Commovente commemorazione dello scrittore Amos Oz a Tel Aviv, con la partecipazione tra gli altri del Presidente israeliano Reuven Rivlin.
“La tua impronta digitale – ha detto il Capo dello Stato, ricordando il grande scrittore mancato venerdì – era la tua capacità di guardare le cose nel profondo, ma anche un po’ dall’esterno. Non solo non avevi paura di essere in minoranza e di avere un’opinione di minoranza, ma non avevi nemmeno paura di essere chiamato ‘traditore’. Al contrario, hai visto in questa parola un titolo onorifico”.
Ricordo solenne, ma anche testimonianza di un affetto profondo nato in gioventù. Così ancora Rivlin: “Amos, il mio amico dai tempi della scuola a Gerusalemme che non gli piaceva così tanto. Amos il mio vicino, il ragazzo che non giocava a calcio. Ma quando ho avuto l’influenza è venuto a trovarmi e per tre ore mi ha spiegato la differenza tra sionismo politico e sionismo mistico. Avevamo 14 anni: si può solo immaginare il mal di testa che ho avuto dopo queste tre ore”.
Facendo riferimento al capolavoro di Oz, Una storia di amore e di tenebra, il Presidente Rivlin ha poi affermato: “Quando Amos parla di amore e di tenebra, parla di qualcosa che come vissuto sento anche mio. Un coraggio e uno sguardo, il suo, che hanno accesso in tanti di noi una luce in grado di svelare il significato della nostra esistenza qui”.

(1 gennaio 2019)