Pagine Ebraiche gennaio 2019
Memoria, responsabilità di tutti
Liliana Segre e l’archivio dei torti subiti. La Testimone, l’infanzia a Milano in corso Magenta e le carte dell’esproprio fascista in una conversazione con molti spunti inediti che apre lo speciale dossier dedicato alla Memoria viva su Pagine Ebraiche di gennaio, curato da Daniel Reichel e Adam Smulevich.
Un anno intenso alle spalle, viene ricordato. L’anno degli 80 anni dalla promulgazione delle Leggi razziste, in quell’autunno del ’38 in cui ben poche voci di condanna si levarono a ogni livello. Un anno di riflessione sulle responsabilità del fascismo nell’isolamento e quindi nella persecuzione degli ebrei italiani che ha investito una pluralità di soggetti. Ricordo istituzionale, ricordo accademico, ricordo diffuso attraverso conferenze, apposizioni di targhe, storiche scuse. E adesso un nuovo appuntamento con la Memoria nel tradizionale momento di riflessione rappresentato dal 27 Gennaio e dalle settimane che portano a questa data.
Nel dossier cerchiamo di offrire nuovi spunti, basandoci anche sul calendario di iniziative previste per le prossime giornate e che avranno nella cerimonia al Quirinale assieme al Capo dello Stato Sergio Mattarella l’occasione più significativa di incontro ed elaborazione. L’immagine con cui abbiamo scelto di aprire l’approfondimento è una delle ultime prove di un grande artista italiano, Giorgio Ortona. Per lui, ebreo tripolino arrivato in Italia in fuga dalle violenze e dai pogrom degli Anni Sessanta che segnarono la fine di una presenza ebraica nel paese nordafricano dopo secoli di convivenza, una sfida che ha preso avvio da un simbolo da poco sfregiato: le pietre d’inciampo. La ricollocazione a Roma delle stolpersteine rubate nel rione Monti a dicembre e che ricordavano i numerosi membri delle famiglie Di Consiglio e Di Castro trucidati dai nazifascisti sarà uno dei momenti più importanti di questo mese.
Tra le tante iniziative di gennaio, due appuntamenti organizzati sotto l’egida dell’UCEI cercheranno di avvicinare alla Memoria il pubblico più ampio attraverso musica e sport. La Run For Mem, la corsa per una Memoria consapevole che dopo Roma e Bologna arriva il 27 nel capoluogo piemontese. E il concerto “Libero è il mio canto”, che a Roma proporrà i brani scritti nei lager e in altri luoghi di prigionia da donne straordinarie, che scelsero di non abbandonarsi allo sconforto ma di aggrapparsi con ogni energia alla vita e alla speranza.
Volge intanto al termine l’anno di presidenza italiana dell’International Holocaust Remembrance Alliance, la rete sovranazionale del ricordo la cui definizione di antisemitismo è stata indicata dal Consiglio UE come il modello da seguire per sviluppare progetti coerenti in questo ambito. Tanti impegni e uno sguardo proiettato al futuro.
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(4 gennaio 2019)