Enzo Cavaglion (1919-2019)
Eroe della Resistenza, eroe personale di tanti ebrei perseguitati in fuga dal nazifascismo, memoria storica e custode delle vicende plurisecolari e appassionanti della Cuneo ebraica cui fino all’ultimo ha dedicato le sue migliori energie. Ci lascia, a 99 anni e a pochi mesi dal suo centesimo compleanno, il partigiano Enzo Cavaglion.
Nato a Cuneo il 21 giugno del 1919, figlio di Giuseppe ed Eva De Benedetti, appassionato e grande conoscitore del mondo alpino, sin dalla gioventù frequentò i circoli antifascisti e fu attivamente impegnato nella lotta al regime fascista. Dal settembre del ’43, mentre l’Italia si appresta a entrare nei suoi mesi più drammatici, aiuta gli ebrei evacuati dalle loro precedenti sedi di internamento della Francia meridionale portando aiuti materiali e favorendone la sistemazione provvisoria. Mettendo più volte in pericolo la propria vita, fornì rifugio, abiti e documenti falsi oltre alle informazioni più dettagliate sui rastrellamenti nazifascisti in corso così da scongiurarne la cattura.
Questa la motivazione che nel gennaio dello scorso ha portato l’organizzazione ebraica B’nai Berith a conferirgli la “Jewish Rescuers Citation”. Il riconoscimento attribuito a quei cittadini ebrei che, al tempo delle persecuzioni, aiutarono dei correligionari braccati.
Insieme al fratello Riccardo, Enzo fu uno dodici componenti della Banda “Italia Libera”, primo nucleo fondato dall’avvocato Duccio Galimberti che entrò poi a far parte di “Giustizia e Libertà”. È in questo ambito che la banda affronta diversi scontri con i tedeschi. I due fratelli partigiani riescono inoltre a salvare i loro cari, internati nel campo di Borgo San Dalmazzo.
Storie e pagine di coraggio rievocate anche nel 2001, in occasione del conferimento della medaglia d’oro per l’impegno civile alla città da parte dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che volle incontrare personalmente Enzo Cavaglion a Borgo San Dalmazzo.
Enzo Cavaglion lascia la moglie Pia Segre e il figlio Alberto, studioso di fama e nostro storico collaboratore. Davide, l’altro figlio, che dal padre aveva anche ereditato la gestione dell’attività commerciale di famiglia, è prematuramente mancato nel 2014.
Portano il suo nome la Biblioteca e il Centro Studi sugli Ebrei in Piemonte inaugurati di recente da Alberto. Una testimonianza viva di identità, cultura, amore per la propria terra e per le proprie radici.
I funerali di Enzo Cavaglion si svolgeranno lunedì 7 gennaio alle 14.30 nel settore ebraico del cimitero di Cuneo.
Cordoglio è espresso dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e da tutte le Comunità ad Alberto Cavaglion, alla famiglia e a tutta la sezione di Cuneo della Comunità ebraica torinese che con profondo impegno il padre ha ravvivato e mantenuto in vita.
Una scomparsa, la sua, che lascia un vuoto immenso e che è un monito per proseguire con tutte le forze nella difesa dei valori per i quali ha combattuto.
Ad Alberto, a tutti i suoi cari, a tutti coloro che portano di generazione in generazione fermamente nel cuore l’indistinguibile richiamo della Cuneo ebraica, va anche il commosso affetto della redazione.
Sia il ricordo di Enzo Cavaglion perenne esempio e benedizione.
(7 gennaio 2019)