BIOGRAFIE La travolgente vita di Gerti
Waltraud Fischer / GERTI, BOBI, MONTALE & C. / Diabasis
Ispirò la poesia di Eugenio Montale “Carnevale di Gerti” e fu protagonista del mondo intellettuale triestino del Novecento: la figura di Gerti Frankl, donna ebrea di origini austriache, viene raccontata approfonditamente da Waltraud Fischer, studiosa austriaca che vive e insegna a Trieste, e che le ha dedicato il libro “Gerti, Bobi, Montale & c. Vita di un’austriaca a Trieste”, edito da Diabasis.
Gerti era una raffinata intellettuale, figlia della buona borghesia (la sua famiglia era proprietaria di una piccola banca a Graz), era emancipata, ammirata e corteggiatissima. Era anche coraggiosa: partecipò alla Resistenza e tentò invano di salvare i genitori dalla deportazione. Loro furono catturati e morirono nei lager, lei scampò fortuitamente alla cattura, e visse fino al 1989.
Una vita avventurosa e piena, la sua, ricostruita in questo libro fatto di testimonianze e di documenti epistolari, relativi al rapporto di Gerti con, tra gli altri, Italo Svevo, il critico e consulente editoriale Bobi Bazlen, il traduttore Piero Rismondo, con Eugenio Montale e con sua moglie Drusilla Tanzi Marangoni e ancora con Guido Lopez, con Armando Tipaldi, con Max Picard. In un discorso che coinvolge parole, testimonianze e presenze come quelle – tra le più notevoli – di Umberto Saba, Linuccia Saba, Alessandro Psyllàs, Aurelia Gruber Benco, Pino Menassè (uno dei collaboratori triestini di “Solaria”), Daniele Del Giudice.
Sono questi solo alcuni dei nomi ricorrenti, in un panorama molto più affollato di figure e di problemi, parte di una storia con i risvolti più diversi: sentimentali, scherzosi, drammatici, e poi tragici, come la persecuzione antiebraica, la morte nei lager dei genitori, arrestati a Vienna dalla Gestapo, la delazione di una vicina di casa che, a Trieste, denuncia Gerti alle SS in quanto ebrea. Gerti si salverà fuggendo, entrerà nella Resistenza e si spenderà per far espatriare perseguitati in Svizzera.
Una figura di grande interesse, immersa nella cultura del suo tempo, in quella Trieste mitteleuropea che fu brodo di coltura di grandi scrittori, intellettuali ed esponenti delle scienze umane (una su tutte: la psicanalisi, che si può dire giunse in Italia passando per Trieste) e che questo volume contribuisce a conoscere e approfondire.
Marco Di Porto