“Memoria, responsabilità italiana”
Una Memoria viva, proiettata al futuro e che per le prossime intense settimane di iniziative guarda in particolare alla prospettiva femminile. Al ruolo e alla specificità delle donne, sul piano del ricordo, della trasmissione, della consapevolezza.
Tradizionale appuntamento stamane a Palazzo Chigi con la conferenza stampa di presentazione degli eventi previsti per il Giorno della Memoria, patrocinati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah.
Ad intervenire la Presidente UCEI Noemi Di Segni, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il Segretario generale di Palazzo Chigi Roberto Chieppa.
Al centro del programma un approfondimento sulle responsabilità del fascismo nella persecuzione e nell’annientamento perché, come ha sottolineato la Presidente UCEI, “la narrativa non può e non deve appiattirsi esclusivamente sulle responsabilità naziste”. E la Shoah “non inizia e non finisce con i campi di sterminio”, ma è il risultato di un percorso che in Italia prende avvio con le Leggi razziste del ’38.
“Siamo qui – ha detto Di Segni – per affermare un tema identitario, italiano ed europeo, soprattutto rivolto ai giovani, perché siano consapevoli di essere discendenti di generazioni che hanno vissuto e visto la Shoah”.
“È responsabilità delle istituzioni – ha poi aggiunto – comprendere i segnali relativi all’attuale aumento del razzismo e dell’antisemitismo. Ma è compito anche della società affrontare quotidianamente questo problema”.
Una Memoria che parli al cuore dei giovani. Questa la speranza del sottosegretario Giorgetti, che ha ravvisato una generale carenza di educazione civica nella scuola italiana. “Ci sono diversi ragazzi che non sanno distinguere il Presidente della Repubblica dal Presidente del Consiglio. Mi sono interrogato a lungo e ho posto il tema al Ministro dell’istruzione. Abbiamo discusso a lungo. Uno dei temi – ha detto – è il tentativo di rendere la didattica più partecipata con mostre e iniziative per coinvolgere maggiormente i ragazzi in modo che formino le proprie idee”. Tra i temi toccati anche la lotta alla violenza e al razzismo negli stadi, al centro di alcuni impegni di governo. “È necessario fare molta attenzione all’uso dei media nel raccontare la violenza: per i violenti essere additati come tali è motivo di vanto, non di biasimo. Nei loro confronti serve tolleranza zero: dobbiamo usare lo sport – ha detto – per indirizzare i giovani all’educazione civica e sportiva”.
Per il Giorno della Memoria sono previsti molteplici event, tra concerti, mostre, convegni, eventi sportivi e altre iniziative, che si svolgeranno nel periodo intorno al 27 gennaio.
A partire dal concerto “Libero è il mio canto. Musiche di donne deportate”, che si terrà nella Sala Sinopoli dell’auditorium Parco della Musica di Roma, mercoledì 16 gennaio, alle ore 20.30. Il repertorio del concerto raccoglie, interpreta e trascrive le musiche composte nel periodo tra il 1933 e il 1953 dalle donne provenienti da ghetti, campi nazisti, gulag russi, campi italiani e giapponesi e Zigeunerblock per i Rom. Le compositrici, cancellate dalla storiografia ufficiale, sono state scoperte grazie al lavoro del curatore del concerto Francesco Lotoro.
Il 25 gennaio, alle ore 11.00, presso la Camera dei Deputati – Palazzo dei Gruppi C.d. Auletta dei Gruppi Parlamentari, si terrà il convegno “La didattica della Shoah”, organizzato dall’UCEI, dalla PCM e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il convegno sarà dedicato al tema della didattica della Shoah e alla presentazione di un portale ad essa dedicato.
Il 27 gennaio avrà luogo la terza edizione della Run for Mem, la “corsa per la memoria”, a Torino. Sono previsti due percorsi, uno di circa 10 chilometri per atleti, e una stracittadina di circa 4 chilometri, entrambi con partenza da Piazza San Carlo alle ore 11.15 e articolati in più tappe. Parteciperanno come testimonial d’eccezione Shaul Ladany, podista Campione olimpionico, sopravvissuto alla Shoah e alla strage di atleti israeliani avvenuta alle Olimpiadi di Monaco, l’attrice e conduttrice televisiva Luciana Littizzetto e l’attore Luca Argentero.
Una mostra sarà inaugurata il 25 gennaio a Benevento, presso il Museo del Sannio, dal titolo “1938-1945: la persecuzione degli ebrei in Italia. Documenti per la storia”, proposta dalla Direzione Centrale degli Affari dei Culti del Ministero dell’Interno e organizzato d’intesa con la Prefettura di Benevento, il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC), il Ministero dei Beni e Attività culturali e le istituzioni scolastiche locali.
Un’altra mostra sarà inaugurata a Palermo, il 28 gennaio a Palazzo Steri, relativa ai migliori lavori realizzati negli anni dagli studenti che hanno partecipato al concorso I giovani ricordano la Shoah, bandito annualmente dal MIUR in collaborazione con l’UCEI.
Una serata culturale è prevista a Milano, il 27 gennaio alle ore 20.00 presso il conservatorio G. Verdi, in memoria di Primo Levi, a cent’anni dalla nascita avvenuta il 31 luglio 1919. La serata prevede letture di poesie e un concerto di musiche di Leonard Bernstein per solisti, coro, organo, arpa e percussioni, eseguito dai musicisti e solisti del Conservatorio diretti da Cristina Frosini, direttore del Conservatorio.
Una ulteriore mostra sarà inaugurata il 27 gennaio alle ore 14.00 presso la Casina dei Vallati, sede della Fondazione Museo della Shoah, dal titolo “La diplomazia italiana di fronte alla persecuzione degli ebrei 1938-1943.” La mostra ha l’obiettivo di descrivere per la prima volta l’atteggiamento dei diplomatici italiani di fronte alla tragedia che colpì gli ebrei italiani ed europei durante gli anni 1938- 1943. La mostra è a cura di Marcello Pezzetti e Sara Berger, in collaborazione con Federica Onelli.
Molti gli eventi organizzati a Ferrara. Tra questi, l’11 gennaio 2019, alle 10.30 al Teatro Nuovo, si terrà l’incontro tra la Senatrice a vita Liliana Segre e gli studenti di Ferrara. Il 21 gennaio alle ore 21.00, al Ridotto del Teatro comunale, avrà invece luogo il concerto “A ottant’anni dalle leggi razziali” per ricordare vita e musiche di Vittore Veneziani, il Maestro di origini ferraresi che fu chiamato nel 1921 da Arturo Toscanini per dirigere il coro della Scala, ruolo da cui dovette rassegnare le dimissioni nel 1938, a causa delle leggi razziali fasciste, che lo costrinsero a rifugiarsi in Svizzera.
Infine, sarà presentato in più occasioni il film “La razzia. Roma, 16 ottobre 1943”.
Prodotto dalla Fondazione Museo della Shoah, Forma International, in collaborazione con Rai Cinema, diretto da Ruggero Gabbai, scritto da Marcello Pezzetti e Liliana Picciotto, sarà presentato a Milano al cinema Orfeo (martedì 15 gennaio ore 20.30), a Ferrara al MEIS – Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano (23 gennaio alla Casa Circondariale – evento riservato ai detenuti) e trasmesso da Rai Uno per Speciale Tg1 il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria.
(9 gennaio 2019)