Il dossier – L’Iran, il nucleare e Israele
La minaccia iraniana vista da una prospettiva israeliana. Questo il tema del nuovo dossier del Centro di studi politici e strategici Machiavelli, realizzato da Rebecca Mieli e presentato ieri nel corso di una conferenza stampa alla Camera dei deputati.
“La sfida con l’Iran vista da Israele. Motivazioni, azioni e prossime mosse di Gerusalemme” il titolo dell’approfondimento, su cui si sono confrontati anche il senatore di Forza Italia Malan, l’analista della Lumsa Matteo Bressan e il sottosegretario agli Affari esteri Guglielmo Picchi.
Scrive l’autrice del dossier: “Il futuro del conflitto tra Iran e Israele risiede in parte nella strategia che adotteranno gli stessi, e in parte nelle decisioni che interesseranno la comunità internazionale, in particolare i rispettivi alleati, circa la questione siriana e quella nucleare”. L’attuale governo israeliano fa infatti affidamento sull’alleanza con gli Stati Uniti di Donald Trump, rafforzata da quest’ultimo con lo spostamento dell’Ambasciata americana presso Gerusalemme e con l’uscita di Washington dall’accordo sul nucleare. “Ciononostante – si legge – il governo Netanyahu ha mantenuto negli anni della guerra siriana un rapporto positivo con la Russia, uno dei principali alleati dell’Iran nella regione”. Cementate attraverso una lunga sequenza di incontri, le relazioni tra Mosca e Gerusalemme potrebbero quindi essere la chiave “per convincere Teheran e Damasco a valutare alcune soluzioni che permetterebbero una maggiore sicurezza regionale, tra cui la proposta di una zona demilitarizzata larga quaranta chilometri al confine con Israele”.
(11 gennaio 2019)