Memoria, le voci femminili
“In un mondo in cui stanno rinascendo razzismi, maschilismi e paura del diverso è importante dare voce ai valori di umanità, accoglienza, amore ed empatia che contraddistinguono l’universo femminile”. Questo, per le ideatrici e organizzatrici Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese, uno dei messaggi più significativi del concerto “Libero è il mio canto” che mercoledì 16 alle 20.30, all’Auditorium Parco della Musica, segnerà l’avvio delle iniziative per il 27 gennaio organizzate sotto l’egida di Palazzo Chigi. Promosso dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Università Ebraica di Gerusalemme e Rai Cultura, il concerto porterà in scena diciotto brani composti da donne deportate in ghetti, campi nazisti, gulag e altri luoghi di prigionia tra il 1933 e il 1953. Una piccola ma significativa parte del lavoro di ricerca svolto in questo ambito da Francesco Lotoro.
“La musica scritta in lager e gulag – spiega il Maestro – è positiva in quanto esalta la vita, annichilisce le ideologie totalitarie e rende uno dei più grandi omaggi all’ingegno umano. Le donne musiciste, persino di fronte all’ineluttabile, crearono poesia e musica su patria perduta, figli e mariti lontani, resistenza al nemico, senza mai rinunciare a gusto, fantasia e ironia”.
“Abbinando voce e strumenti, specialmente quando sono le donne, le madri a dar voce alle loro emozioni, ci si immerge in un canto universale pur esprimendosi, ciascuna, nella propria lingua identitaria” sottolinea la Presidente UCEI Noemi Di Segni a proposito del concerto.
Tra le particolarità di questo concerto la possibilità di “adottare” una canzone attraverso una donazione a sostegno. Tra gli sponsor Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, che afferma: “La sofferenza delle donne nei campi di concentramento e nei gulag è stata generata da un quadro internazionale dominato da nazionalismi, totalitarismi e progetti politici che si proponevano di eliminare la libertà e i diritti umani”. E Susanna Sciaky, neo presidente di Adei Wizo, che dichiara: “Non potevamo non esserci sia come donne che come ebree. Il nostro impegno nel far sì che ciò che è stato non si debba mai più ripetere è costante, così come costante è l’impegno per contrastare coloro che vogliono negare l’immane tragedia della Shoah”.
“Salini Impregilo è orgogliosa di sostenere il concerto che celebra in Italia il Giorno della memoria. Tutti noi siamo il prodotto della memoria che abbiamo e delle responsabilità che ci assumiamo” afferma Pietro Salini, amministratore delegato di Salini Impregilo.
(13 gennaio 2019)