International Edition
Meis, un museo ecosostenibile

Schermata 2019-01-14 alle 12.23.16Un cantiere ecosostenibile dove tutto, dalla progettazione ai materiali, viene realizzato con un occhio all’ambiente. Come raccontato nell’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition, il Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara è il primo cantiere di un museo italiano ad aver aderito al sistema di certificazione redatto da Green Building Council Italia, che segue le tecniche derivate dai sistemi di rating internazionali nel settore. Inoltre il MEIS è anche è anche il primo cantiere italiano in assoluto che ha adottato l’esigente protocollo di sostenibilità energetico-ambientale per gli edifici storici, in un paese, l’Italia, in cui circa il 30 per cento dei cantieri interessa costruzioni risalenti a prima del 1945.
Tante le iniziative in programma per ricordare l’imminente Giorno della Memoria. Come raccontato al pubblico internazionale, mercoledì 16 gennaio 2019 si svolgerà a Roma il concerto “Libero è il mio canto”, con l’esecuzione di 16 brani composti da donne prigioniere di strutture di persecuzione e sterminio tra il 1935 e il 1953, musiche recuperate dal musicista ed esperto del settore Francesco Lotoro. Prenderà il via invece a Torino il 27 gennaio la terza edizione della manifestazione Run for Mem, evento sportivo per sensibilizzare la società e le nuove generazioni al tema della Memoria e della storia cittadina. A partecipare sarà anche l’atleta ottantatreenne Shaul Ladany, sopravvissuto alla Shoah e poi all’attacco terrorista che colpì le Olimpiadi di Monaco nel 1972 (a firmare la traduzione in lingua inglese Sara Volpe, studentessa della Scuola traduttori e interpreti di Trieste che sta svolgendo il proprio tirocinio nella redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane).
A ricordare la necessità di una vigilanza continua contro razzismo e antisemitismo sono anche gli ultimi episodi di intolleranza registratisi negli stadi italiani: nella sezione Italics, un articolo del Times of Israel denuncia i cori antisemiti dei tifosi laziali nel corso dell’incontro tra la squadra biancoceleste e il Novara lo scorso sabato, solo la più recente in ordine di tempo tra le brutte pagine in cui lo sport diventa una scusa per propagandare odio.
In pilpul una riflessione della storica Anna Foa che si domanda come possa capitare che chi rivendica l’importanza delle radici giudaico-cristiane dell’Occidente dimentichi insegnamenti come l’importanza di aiutare chi si trova in condizioni di difficoltà: per questo Foa cita un passaggio dei Pirke di Rabbi Meir, secondo cui alla base della decisione di punire gli abitanti di Sodoma fu la loro scelta di mettere a morte chi desse da mangiare ai poveri.
Infine, in Bechol Lashon, questa settimana in lingua tedesca, un omaggio allo scrittore Amos Oz firmato dallo storico sociale delle idee David Bidussa (autrice della traduzione Rachele Ferin).

rt