…élite

Come ampiamente annunciato, anche se non con queste proporzioni, Theresa May ha perso la sua sfida per la Brexit: il suo piano è stato bocciato da più di 400 parlamentari britannici. Subito si è rialzata quella che è ormai diventata una retorica stantia, per cui tutti i mali del mondo attuale sarebbero da ricondurre ad una sfida fra popolo ed élite. Il mio maestro Carlo Sini amava dire a lezione che solo una persona stupida ripete due volte la stessa cosa; urge dunque una spiegazione un po’ più approfondita. Forse sarebbe il caso di cominciare a capire che esiste una élite mondiale portatrice di un progetto reazionario, che sta cavalcando le storture della globalizzazione per sedersi su poltrone che fino a poco tempo fa neanche avrebbero potuto immaginare. Sarebbe il caso di indagare quali sono le forze sociali che sostengono queste figure, quali gli interessi economici che servono (chi ha convenienza a mantenere monopoli nazionali?), quali gli obiettivi economici che si pongono. Basta con questa barzelletta che i Trump e i Boris Johnson, élite dell’élite mondiale, siano esponenti del popolo. La ragione deve svegliarsi dal sonno profondo in cui è sprofondata.

Davide Assael, ricercatore