Memoria, i canti della speranza
Composti nei lager tedeschi, nei gulag russi, nei campi giapponesi e africani e in altri luoghi di detenzione e morte, i diciotto brani al femminile proposti all’Auditorium Parco della Musica in occasione del concerto “Libero è il mio canto” hanno dato avvia ufficialmente al programma di iniziative per il Giorno della Memoria organizzate sotto l’egida di Palazzo Chigi.
Sul palco le composizioni di madri, spose, ragazze e donne anziane. Una prova che è il frutto della ricerca sulla musica concentrazionaria avviata ormai diversi anni fa dal Maestro Francesco Lotoro, ieri sera al pianoforte. Ad interpretare i brani di “Libero è il mio canto” la cantante Cristina Zavalloni, mentre voce narrante della serata è stata l’attrice Paola Pitagora.
Ideato da Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese, il concerto ha avuto per protagonisti anche due cori: quello delle Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che ha cantato composizioni scritte nei gulag russi e un coro femminile che, come un coro greco, ha accompagnato tutto il concerto eseguendo tra gli altri il Salmo scritto per la liberazione di Auschwitz, e, inedito in Italia, il Bolero di Ravel cantato a cappella, come avveniva nel campo di internamento giapponese di Palembag in Indonesia per la mancanza di strumenti musicali.
Tra il pubblico i Testimoni della Shoah Piero Terracina e le sorelle Andra e Tatiana Bucci. Presenti in sala anche la figlia del Capo dello Stato Laura Mattarella, oltre al ministro Paolo Savona e a numerose autorità civili, militari, religiose.
Intervenendo in apertura di serata, la Presidente UCEI Noemi Di Segni ha affermato: “Voci e strumenti, canti e note delle donne che ascolteremo stasera, che riecheggiano dall’abisso della deportazione, ci faranno percorrere un tratto delle loro strade interrotte, delle loro maternità spezzate, delle loro identità negate. Forse suonandole qui, alcune per la prima volta, non cadranno nell’oblio”.
Il concerto è stato registrato da Rai Cultura e andrà in onda il 27 gennaio alle ore 21.15 su Rai5.
(17 gennaio 2019)