Shir shishi – Gelosia
Rami Dizni è nato a Tel Aviv nel 1950 e mancato nel 2012. È stato un vero artista delle parole giocose e sfuggevoli nella loro abilità di creare una forte ironia e perfino un senso macabro di sopravvivenza, in un mondo che si sta disgregando. Dizni ha studiato cinema, ingegneria ed è stato anche guida naturalistica. È morto a sessantadue anni dopo una lunga malattia lasciando un bagaglio importante di liriche e due libri di poesia per ragazzi.
Di lui disse il critico Hanan Hever, “Con violenza poetica ha sconvolto la poesia israeliana, trasformando il deplorevole, scioccante e macabro in strumento linguistico eccezionale“.
Dal finestrino del pullman alla stazione di Afula ho intravisto due amorosi kibbutznik.
Chiaro, li conoscevo entrambi! Ma non conoscevo la meraviglia del loro amore:
lei ha perso una mano in un attentato e lui è monco, vittima di un attacco smantellato.
Si stavano allontanando passo passo, e io ero geloso di loro perché io sono solo, io,
mentre le pupille dei loro occhi, pupilla nella pupilla
e il cuore di lei in quello di lui e il cuore di lui in quello di lei,
‘due moncuorino’.
Sarah Kaminski, Università di Torino