…parole

Abbiamo perso molto in questi ultimi anni. Abbiamo perso la capacità di non essere indifferenti, quella di non odiare, quella di provare rispetto per gli altri. Le nostre parole sono sempre più vani esercizi retorici per gonfiare il nostro io. Eppure, ci può essere un uso diverso delle parole. Ce lo ricorda Fania Oz ricordando suo padre Amos Oz: “Abbiamo le parole, scrive. Le parole di mio padre e le parole degli altri, e tutte le parole buone che aspettano ancora di essere pronunciate. Queste parole ravvivano l’amore, incarnano i sogni e talvolta cambiano il mondo. Queste parole non moriranno, e presto qualche speranza si trasformerà in realtà anche qui da noi”.

Anna Foa, storica