Il solito linguaggio d’odio
“L’uomo sia sempre con i perseguitati e non con i persecutori…” è scritto nel trattato mishnaico Bava Kamma, 93a. Una massima che in questi tempi e in questi giorni dedicati “istituzionalmente” alla Memoria – per quanto essa dovrebbe essere coltivata tutto l’anno – potrebbe essere utile ricordare. E Rabbi Abbahu continua “poiché non ci sono uccelli tanto perseguitati come i colombi e le tortore, tutti i predatori li cacciano, e tra tutti gli uccelli il verso li ha ritenuti idonei per essere sacrificati sull’altare”. E ci sono difatti interi popoli ed etnie che nella storia sono perseguitati più spesso di altri, per quanto invece i persecutori non appartengano mai a un gruppo nazionale specifico. Ciò non toglie che identificare i secondi non dovrebbe essere comunque complesso: hanno tutti le stesse caratteristiche e parlano il solito linguaggio.
Francesco Moises Bassano