Firenze – Il ’38 e l’invenzione della razza
Fra le molte manifestazioni svoltesi a Firenze in questi giorni merita segnalare il convegno di sudi “L’invenzione della razza” ottimamente organizzato dall’Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria” grazie all’impegno del suo Presidente Sandro Rogari; il convegno, molto partecipato, si è svolto in due sessioni, dal pomeriggio di giovedì 24 alla sera di venerdì 25.
Le prime relazioni, presiedute da Sandro Rogari, sono state tenute nell’Aula magna dell’Università, dove, dopo il saluto del Rettore Luigi Dei, lo storico Michele Sarfatti ha parlato su “La persecuzione antiebraica fascista nelle scuole e nell’Università” concludendo con un affettuoso ricordo dello zio Gianfranco, espulso dalla scuola, caduto in combattimento in val d’Aosta. Molto apprezzati sono stati anche le lezioni di Peolo Caretti su “Le leggi razziali e il loro precedente nella legislazione coloniale” e Saverio Gentile su “La scienza giuridica italiana e la legislazione antiebraica”.
Hanno fatto seguito le restimonianze di chi scrive e Gigliola Sacerdoti Mariani e gli interventi di Daniele Olschki, che ha ricostruito la storia della sua nota casa editrice e del bisnonno suo fondatore, e di Ida Zatelli, titolare della cattedra di lingua e letteratura ebraica, che ha ricordato la figura del semitista David Diringer, espulso dalla Università fiorentina, il primo a studiare le epigrafi ebraiche ritrovate nell’Italia meridionale.
Il giorni successivo il convegno è proseguito nella sua antica sede nel complesso delle Oblate, con gli interventi di Giustina Manica su “Il fascismo fiorentino e le leggi razziali”, Bruna Bocchini sulla “Chiesa cattolica di fronte alle leggi razziali”, Luca Menconi su “Giovanni Preziosi e le origini dell’antisemitismo”, Elena Mazzini su “Le università durante le leggi razziali”, moderati dall’ancora attivissimo Francesco Margiotta Broglio che ha concluso i lavori del mattino parlando della “Abrogazione delle leggi razziali”.
Nel pomeriggio grande interesse hanno destato gli interventi di Simone Duranti su “I giovani durante le leggi razziali” accompagnato dalla proiezione dei gironaletti del GUF con le loro orribili copertine, e di Francesca Cavarocchi su “Le istituzioni culturali davanti all’epurazione razziale” dando lettura di alcuni risibili commenti di soci nel dichiararsi ariani nelle schede ad uopo preparate ma anche di quello bellissimo scritto da Benedetto Croce. Quindi hanno parlato Anna Teicher, giunta appositamente da Londra per ricordarte suo padre, su “Studenti ebrei, studenti stranieri, nuove presenze nell’Ateneo fiorentino nei primi anni del fascismo”, e Salvatore Cingari su “Le leggi razziali al Liceo Dante di Firenze”
Ha presieduto e concluso la sessione pomeridiana Patrizia Guarnieri, docente di Storia contemporanea nell’Ateneo fiorentino parlando di “L’Emigrazione intellettuale ebraica dalla Toscana”.
Lionella Viterbo
(27 gennaio 2019)