Verona – Memoria, le foto raccontano

Il 25 aprile del 2015, in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione, l’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea aveva realizzato un mappa della città con l’indicazione dei principali luoghi legati alla guerra ed alla resistenza della città di Verona, che fu protagonista di tragici eventi legati al cosiddetto ventennio, alla repubblica sociale, all’occupazione nazista ed alla cattura e deportazione della popolazione ebraica.
Un’associazione di fotografi che si è costituita alcuni anni fa ha dato vita ad un progetto denominato “Magazzino Verona” e, partendo da quella mappatura ha iniziato a guardare alla città ed al suo territorio con l’occhio del fotografo, la sensibilità dell’artista e la passione dello storico.
Ne è scaturita una raccolta di migliaia di immagini e tra queste ne sono state selezionate oltre duecento, che confluiranno in un volume di prossima pubblicazione. Si è anche pensato di suddividere gli scatti fotografici per argomenti e tematiche che daranno vita ad una serie di mostre destinate poi a circolare in luoghi pubblici e scuole.
Il progetto ha avuto il patrocinio, insieme a molti altri, dello stesso Istituto storico veronese, del Dipartimento Cultura e Civiltà dell’Università, degli Ordini professionali di Ingegneri, Architetti ed Avvocati e di alcuni sponsor.
La Comunità ebraica e la Società letteraria hanno aderito e patrocinato volentieri la prima mostra di oltre 40 scatti fotografici realizzata in occasione del Giorno della memoria ed avente come tema “Le persecuzioni”.
La città di Verona fu sede di comandi militari, delle direzioni di polizie tedesche e repubblichine. Vi furono ospitati ministeri, uffici politici ed amministrativi che organizzarono anche i convogli della deportazione e le immagini ci presentano quei luoghi nella realtà di oggi contribuendo così a tenerne viva la memoria.
La presentazione di mercoledì sera ha visto presso la Società Letteraria, sede della mostra, la presenza di un affollatissimo pubblico. La dottoressa Daniela Brunelli – direttrice del sodalizio che sin dalla sua fondazione è stato frequentato e sostenuto da numerosi soci ebrei e che purtroppo, in obbedienza alle leggi razziste del 1938 e nonostante un ricorso, ovviamente respinto dell’Avv Giulio Lombroso, ha proceduto all’espulsione degli iscritti ebrei – ha portato i suoi saluti insieme a Francesca Briani, assessore alla Cultura del Comune di Verona, a Manuel Scalzotto, Presidente della Provincia ed al dottor Celu Laufer, Presidente della Comunità ebraica.
Vittorio Rossi, per l’associazione Magazzino Verona, ha presentato il progetto ed insieme ai fotografi ha poi accompagnato i visitatori nel percorso espositivo realizzato anche grazie alla professionalità di Noy Jessica Laufer che ne ha curato il lay-out.

Bruno Carmi

(27 gennaio 2019)