istinti…

“E amerai H. tuo D. con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue forze”. Questo versetto dello Shemà’ è commentato dalla Mishnah (Berakhot 9,5) e da Rashì. Il cuore rappresenta gli istinti e la Torah ci ingiunge di amare D. sia con l’istinto del bene che con l’istinto del male. Entrambi devono essere messi al servizio della volontà Divina. “Con tutta la tua anima” significa “anche se D. ci portasse via l’anima”, cioè se ci costringesse al martirio come Rabbì ‘Aqivà che pronunciò questo versetto mentre veniva eseguita la sua condanna a morte per mano dei Romani. Infine “con tutte le tue forze” allude al mamon, le forze economiche della persona. Su quest’ultimo punto Rashì aggiunge una considerazione: avendo già detto che dobbiamo amare D. fino al martirio, c’è bisogno di specificare l’aspetto finanziario? “Forse che esiste qualcuno attaccato più al proprio denaro che al proprio corpo?”, domanda Rashì. Evidentemente sì. Esiste qualcuno per il quale il successo economico è più importante della persona.

Alberto Moshe Somekh, rabbino