“Antisemitismo, pericolo attuale.
Austria in prima fila nella lotta”

“Il nostro obiettivo è quello di garantire che la vita ebraica sia sicura in Israele, in Europa o altrove. Il nostro obiettivo è che gli ebrei possano vivere in pace ovunque nel mondo. È il nostro desiderio, è la nostra responsabilità. Noi austriaci lo dobbiamo alle vittime della Shoah. Israele deve essere in grado di vivere in pace. Per l’Austria questa è una preoccupazione nazionale”. È l’impegno che il Presidente austriaco Alexander Van der Bellen ha assicurato al suo alter ego israeliano Reuven Rivlin durante l’incontro nella residenza presidenziale di Gerusalemme avvenuta nelle scorse ore. “Purtroppo, l’antisemitismo non sta scomparendo. L’Austria ha guidato il sostegno europeo alla dichiarazione dell’UE e alla definizione di antisemitismo dell’IHRA. Questo non è un problema ebraico; è un problema umano e dobbiamo lavorare insieme per affrontarlo”, ha sottolineato Rivlin durante il cordiale incontro con Van der Bellen. Come ricordano i quotidiani israeliani, della missione israeliana del presidente austriaco non fa parte il ministro degli Esteri Karin Kneissl, in quanto membro del partito di estrema destra Partito della libertà. Israele ha posto da anni un veto su quest’ultimo a causa delle sue radici neonaziste e perché l’attuale comunità ebraica in Austria ha più volte denunciato l’antisemitismo di alcuni dei suoi membri attuali.
Van der Bellen vedrà nelle prossime ore il Primo ministro Benjamin Netanyahu ma prima si è recato in visita allo Yad Vashem. “È luogo potente di commemorazione e riflessione. È un monito per le generazioni future, un richiamo alla fragilità della democrazia e ai valori che spesso diamo per scontati. L’Austria riconosce la sua responsabilità condivisa per l’indicibile atrocità della Shoah – il suo messaggio – e il nostro speciale obbligo di fare in modo che il monito ‘non dimenticare’ diventi ‘mai più’. In tempi in cui il antisemitismo è ancora una volta in ascesa, siamo tutti chiamati ad opporci con veemenza ad esso in tutte le sue forme – e a difendere i valori di libertà, uguaglianza, democrazia e coesistenza pacifica”.