“L’ignavia dantesca è di moda, tocca ai giovani combatterla”
Nel video documentario, Vera Vigevani Jarach mostra la pagella della figlia Franca: una sfilza impressionante di 10. Tranne un voto negativo, l’ultimo: “mala” in condotta. “Aveva la stoffa della leader. Pensava con la sua testa. Per questo l’hanno fatta sparire”, racconta dal vivo Vera, parlando al Teatro Parenti di Milano davanti a un pubblico per lo più di giovani. “Le pagelle dicono molto. Qualche mese fa a Trieste la scuola da cui mio marito fu cacciato a causa delle leggi razziali mi ha restituito la sua ultima pagella: i voti in realtà non erano tanto buoni, l’unico 10 era in condotta, il contrario di mia figlia. Ho immaginato quanto l’avrebbe preso in giro per questo”. Questi documenti, ha sottolineato Jarach, madre de Plaza de Mayo e scampata alla Shoah, sono un piccolo gesto di restituzione dell’identità a coloro che sono scomparsi. “Sono gesti di riconoscimento. Le ferite non si chiudono ma questi gesti sono buoni e uno li accetta”. L’invito ai ragazzi presenti di Vera è di farsi carico oggi di queste memorie in particolare in un’Europa in cui l’antisemitismo risolleva la testa così come l’odio verso l’altro. “Non siate indifferente”, il suo messaggio. E nel fotografare l’attualità politica, richiama alla mente un passo di Dante. “Vi ricordato quando incontra gli ignavi all’inferno. Ecco la parola ignavia sarebbe da recuperare: quella mancanza di responsabilità davanti al destino degli altri”. Non siate immobili e vili davanti alla sofferenza altrui, il suo messaggio, raccolto dai ragazzi presenti come dimostrano poco dopo le parole degli studenti del Manzoni e della redazione di Ladies Radio in Giambellino – Centro I.R.D.A, che hanno ricordato rispettivamente le proprie esperienze in Argentina seguendo la storia dei desaparecidos e ad Auschwitz con i tradizionali viaggi della Memoria. I ragazzi di Ladies radio, di origini e culture diverse, hanno presentato il loro progetto radio dedicato all’esperienza nel Lager nazista, spiegando di essere impegnati a promuovere dal basso l’antirazzismo. “Chiedo a voi di impegnarvi e raccoglere il testimone della Memoria e delle memorie. Così anch’io sarà un po’ più serena”, le parole della 90enne Vera, affiancata sul palco da Piergaetano Marchetti, presidente della Fondazione Corriere della Sera, e dall’attore Martin Stigol.
d.r. @dreichelmoked