“Francia rompa muro dell’indifferenzala società reagisca all’antisemitismo”
Il ritratto di Simone Veil, sopravvissuta alla Shoah e prima presidente del parlamento europeo, sfregiato da una svastica. Un monumento commemorativo in onore di Ilan Halimi vandalizzato. Un negozio di bagel deturpato da una scritta – Juden – sulla sua vetrina. Sono solo alcuni degli ultimi episodi antisemiti che sono stati commessi negli ultimi mesi in Francia, dove vive la più grande comunità ebraica del mondo al di fuori di Israele e Stati Uniti. Secondo le autorità francesi, gli atti di antisemitismo registrati sono passati da 311 nel 2017 a 541 nel 2018, con un aumento del 74 per cento. “Questi atti sono rivoltanti”, ha detto nelle scorse ore al parlamento francese il primo ministro Édouard Philippe. “Giorno dopo giorno, noto una scandalosa degradazione. Giorno dopo giorno, mi accorgo che i simboli e i luoghi che il nostro paese ha a cuore vengono attaccati”. “L’antisemitismo si sta diffondendo come un veleno”, ha detto il ministro degli Interni Christophe Castaner durante la cerimonia in memoria di Ilan Halimi, giovane ebreo francese rapito, torturato e ucciso da una cellula criminale islamica nota come la gang dei barbari. Due alberi piantati nel luogo in cui era stato trovato in fin di vita sono stati di recente vandalizzati, entrando nel novero degli atti antisemiti.
« Ici on plantera des arbres encore plus grands, encore plus beaux ».
À Sainte-Geneviève-des-Bois, en mémoire d’Ilan Halimi. pic.twitter.com/Jy1J2mwpg1— Christophe Castaner (@CCastaner) 11 febbraio 2019
Il Crif, l’organizzazione che rappresenta l’ebraismo transalpino, ha inoltre ricordato che questo numero non include gli atti che non sono stati denunciati o quelli legati a pubblicazioni su internet. “Il Crif è preoccupato per la violenza dell’antisemitismo sui social network – scrive in una nota l’organizzazione – , che contribuisce a radicare l’antisemitismo e le teorie cospirazioniste nelle menti delle giovani generazioni. I piani generali di contrasto all’odio sembrano purtroppo inefficaci. È necessario fornire risposte mirate a ciascun odio che lacera la nostra società”. Per il presidente del Crif Francis Kalifat l’antisemitismo “oltre ad essere una minaccia per gli ebrei, è un segnale dell’indebolimento democratico del nostro paese” e per questo è necessario che l’intera società rompa “il muro di indifferenza” che ha alzato rispetto a questo problema.