“Brigata Ebraica,
esempio di libertà”
“Formazione militare alleata, composta da volontari di cittadinanza italiana o straniera, inquadrata nell’Esercito britannico, operò durante la seconda guerra mondiale e offrì un notevole contributo alla liberazione della Patria e alla lotta contro gli invasori nazisti”.
Questo si legge nel testo della medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza conferito nel 2017 alla Brigata Ebraica, il corpo di volontari giunti dall’allora Palestina mandataria (il futuro Stato d’Israele) per liberare il paese dal nazifascismo. Un riconoscimento solenne che ha rappresentato il più alto momento istituzionale di tutela di questa vicenda di coraggio, solidarietà, amore per la vita. In linea con quanto intrapreso nel recente passato, le porte della Camera si sono aperte ieri per la presentazione del volume “La Brigata Ebraica 1944 – 1946” curato da Romano Rossi e dal rav Luciano Meir Caro, rabbino capo di Ferrara. Un testo importante, che aiuta a ricostruire sia lo sforzo in tempo di guerra che la successiva ricostruzione. Assieme agli autori, ad intervenire il vicepresidente della Camera Ettore Rosato, la presidente UCEI Noemi Di Segni e il deputato Marco Di Maio.
“La vicenda della Brigata Ebraica – ha sottolineato Rosato in Sala Aldo Moro – ci racconta una storia di umanità, di impegno civile, di senso della libertà. Quello stesso senso di libertà che ha anche permesso la nascita di Israele”. Il vicepresidente della Camera ha poi ammonito: “Non pensiamo che l’antisemitismo sia morto, tutt’altro. L’antisemitismo e l’ignoranza, un dramma che stiamo attraversando, insieme possono fare grandi danni. Bisogna rispondere con fermezza”.
(15 febbraio 2019)