Firenze – Destinatario sconosciuto

IMG_6643 (1)Dopo il successo milanese Rosario Tedesco, regista e attore, ha presentato per due sere a Firenze, al Teatro Niccolini, il suo adattamento scenico di Destinatario sconosciuto, il libro scritto da Katherine Kressmann Taylor nel 1938 in forma di racconto epistolare che ben riflette quanto accadeva nel periodo dell’ascesa di Hitler.
Nei brillanti monologhi dei due attori sul palco – lo stesso Rosario Tedesco nella parte dell’ebreo Max, e Nicola Bortolotti nelle vesti di Martin, il futuro nazista, – seguiamo lo scambio di lettere tra tra i due uomini, fin da giovani grandi amici, e ora soci d’affari nella vendita di quadri tra gli Stati Uniti e la Germania.
Max vive a New York e ha una clientela quasi tutta ebraica, mentre Martin, tornato in Europa con la sua numerosa famiglia, si è stabilito in una lussuosa villa a Monaco e aspira a cariche amministrative nella città.
Dapprima i due amici fanno piani per riabbracciarsi, ma ben presto l’atteggiamento di Martin cambia fino a chiedere al socio di limitare la corrispondenza ai temi commerciali.
Max inizialmente lo asseconda ma non riesce a non chiedere il suo appoggio quando sua sorella, rimasta a Vienna e affermatasi come un’ottima cantante, decide di esibirsi, con falso nome, anche a Berlino. Tra lei e Martin c’è stata anche una relazione e credendo ancora alla vecchia amicizia ha anche dato a lei l’indirizzo di Monaco….
Quando da Berlino viene respinta una lettera con scritto “Destinatario sconosciuto” Max si rivolge ancora a Martin come un amico, e questa volta riceve una breve risposta: la sorella ha avuto il coraggio di presentarsi a Monaco senza preavviso e non ha “potuto” neppure farla entrare in casa… E gli comunica la sua morte.
Max allora si vendica scrivendogli lettere di affari sulla vendita di quadri di Picasso e di altri pittori messi al bando, inviandogli saluti di zii e cugini inesistenti ma dal chiaro nome ebraico ed infine gli giunge un’altra lettera con scritto “destinatario sconosciuto”.
Conclude lo spettacolo un coro di giovani voci con brani di Mozart, Hindemith e Ilse Weber, passando dalla musica della gioventù hitleriana a quella degenerata e infine a un ninna nanna, quella che introduceva alle camere a gas.
A Firenze questa parte musicale è stata affidata alle ragazze del Coro giovanile della Scuola Musica Fiesole diretto da Joan Yakkey.

Lionella Viterbo