“Non fermate le indagini”
“Non fermate le indagini”. È la richiesta della famiglia di Giulio Regeni in concomitanza con la missione del Premier Giuseppe Conte in Egitto.
Scrive Repubblica al riguardo: “La verità sul sequestro, la tortura e la morte di Giulio Regeni è ancora lontana. Troppo. Ma dopo l’iscrizione nel registro degli indagati della procura di Roma di cinque agenti del servizio segreto egiziano c’è il rischio che anche la ricerca di quella verità sulle torture e sull’omicidio del ricercatore italiano possa fermarsi”. Ieri, in occasione del summit con la Lega araba, il premier ha parlato non solo di questa vicenda, ma anche di stabilità in Libia, Daesh e conflitto israelo-palestiense. Come riporta tra gli altri il Corriere, a proposito di quest’ultimo punto ha commentato: “Va rilanciata con vigore la prospettiva di una pace giusta e duratura, sostenendo con convinzione la prospettiva dei due Stati”.
Un altro riconoscimento per il cinema israeliano, nella cornice più prestigiosa: gli Oscar. Il miglior cortometraggio è stato infatti giudicato “Skin” di Guy Nattiv, la storia di un fanatico suprematista bianco che intraprende un percorso di cambiamento. Il regista, accogliendo il riconoscimento, ha affermato: “I miei nonni erano sopravvissuti alla Shoah. L’odio che loro sperimentarono vediamo che è un po’ ovunque oggi, negli Stati Uniti, in Europa. Questo film è dedicato alla sfida di educare, di insegnare ai nostri ragazzi qualcosa di diverso”.
L’odio sulla rete e nella vita reale continua ad interessare le cronache dei quotidiani. L’ultimo episodio riguarda una 25enne di Stradella, educatrice in un centro di accoglienza, sommersa di post insultanti sui social network. “Mi hanno vomitato addosso odio e rabbia solo perché ho detto che Salvini prima di parlare di integrazione dovrebbe sciacquarsi la bocca. Non ho offeso nessuno” il commento della ragazza, segnalato dal Corriere.
“Non è solo la Terra promessa della Bibbia, qui non ci si accapiglia solo per le antiche pietre: lo Stato ebraico è diventato negli ultimi dieci anni la nuova frontiera delle start up, dell’avvio di nuove tecnologie. Per densità di nuove imprese 2.0, non c’è città al mondo che batta Tel Aviv. L’Israele che non t’aspetti”. Così il Corriere nel presentare un viaggio organizzato per i lettori, che sarà condotto dall’inviato Francesco Battistini e dal corrispondente Davide Frattini.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(25 febbraio 2019)