La minaccia dell’ultradestra

Molti in queste ore vedono la seconda stagione di “Suburra”, a mio modesto avviso inferiore alla prima. E se qualcuno di questi ha letto la recente relazione dei servizi di informazione italiani (cioè i servizi segreti), avrà provato una sensazione di straniante sovrapposizione. Affermano testualmente i nostri 007: “Costante attenzione informativa è stata riservata al panorama dell’ultradestra (…) Caratterizzatosi per una pronunciata vitalità, ha riproposto, specie con riguardo alle formazioni più strutturate, alcune consolidate linee di tendenza: competizioni ‘egemoniche’ e fluidità di rapporti, interesse ad accreditarsi sulla scena politica mantenendo uno stretto ancoraggio alla ‘base’, propensione ad intensificare le relazioni con omologhe formazioni estere (…) Le strategie d’inserimento nel tessuto sociale hanno fatto leva su iniziative propagandistiche e di protesta, soprattutto in talune periferie urbane, centrate sull’opposizione alle politiche migratorie, nell’ambito di una più ampia mobilitazione su tematiche sociali di forte presa (sicurezza, lavoro, casa, pressione fiscale)”
A parlare sono i responsabili della sicurezza della Repubblica, non pericolosi sovversivi di un centro sociale.

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas twitter @tobiazevi

(5 marzo 2019)