“Giusti, un esempio per tutti”
Si celebra oggi la Giornata europea dei Giusti, istituita nel 2012 dal Parlamento europeo in risposta a un appello di Gariwo sottoscritto da numerosi cittadini e opinion leader e con l’Italia come primo paese in assoluto ad aderire a questa iniziativa internazionale con il riconoscimento di solennità civile.
“Sono ebreo. Quando vedo il nuovo clima antisemita che si respira in Francia provo un senso di angoscia. Quando vedo gli attacchi al sionismo e sento che l’unico Stato al mondo che non avrebbe il diritto all’esistenza per una colpa originaria sarebbe quello di Israele, mi viene la pelle d’oca” sottolinea il presidente di Gariwo, Gabriele Nissim, in una riflessione diffusa in queste ore. La Giornata quindi come presidio, nelle sue parole, per “una resistenza più ampia per la difesa della dignità umana contro il clima di odio e di intolleranza generato anche in buona fede dai populismi e i nazionalismi che agitano non solo l’Europa”.
Apprezzamento per lo sforzo profuso è arrivato dalla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, che in una nota afferma: “Caro Gabriele, in questa giornata così significativa ti giunga tutto il nostro apprezzamento per le importanti iniziative che sono state organizzate e che continui a organizzare per valorizzare l’esempio di chi, davanti a un bivio, ha scelto un sentiero di umanità e dovere verso il prossimo chiunque esso sia. Chi sono i ‘Giusti’? Lo Yad Vashem, il Memoriale della Shoah di Gerusalemme, è molto chiaro: il titolo è attribuito a quanti, a rischio della vita e senza nessun tornaconto personale, si prodigarono per salvare ebrei perseguitati dal nazifascismo”.
La Giornata europea dei Giusti di cui Nissim è definito “anima e instancabile promotore”, prosegue il messaggio, allarga questo concetto ad altre situazioni anche fuori dal contesto della Shoah ponendo attenzione ai comportamenti che sono presupposto anche del convivere in tempi che gli storici definirebbero di pace. “Dall’Europa all’Africa, nella visione di cui sei portatore, i Giusti combattono la loro battaglia quotidiana contro l’indifferenza e contro l’odio. Anche in questo caso, molto spesso, mettendo a rischio la propria vita e in alcuni casi perdendola. Comunque scegliendo di agire”.
È una sfida ammirevole e che sta dando ottimi frutti, scrive Di Segni. E in ciò “contribuendo a sensibilizzare l’insieme della società italiana ed europea a cui ciascuno di noi, come singolo e come istituzione deve richiamarsi”.
(6 marzo 2019)