“Europa, sogno da rigenerare”
Quattro sfide concrete: ricucire le nuove fratture, rigenerare il sogno europeo, ricostruire il senso di comunità, ridisegnare il ruolo della UE.
Per chi ha a cuore il futuro dell’Europa unita e democratica, un sentiero che non può essere eluso. È quanto emerge dall’indagine “Change. L’Europa alla prova del cambiamento”, realizzata dall’istituto di ricerca SWG con la collaborazione di altri istituti dei sei Paesi coinvolti nell’indagine (oltre all’Italia, Francia, Germania, Austria, Spagna e Polonia), presentata oggi al Centro Studi Americani di Roma con la partecipazione tra gli altri di Frans Timmermans, candidato del Partito Socialista Europeo alla presidenza dell’Unione, e del direttore del Corriere della sera Luciano Fontana.
È un vento teso quello che attraversa l’Europa, segnato da una impennata di sentimenti negativi rispetto a quelli positivi. Un contesto in cui diffusamente aumentano, conferma la ricerca, “rabbia, disgusto e paura”. E in cui la chiusura difensiva del “Prima gli…” declinato nei diversi contesti è in quasi tutti i paesi sopra al 50 %, con numeri ancor più alti nei cosiddetti ceti popolari. Popolo contro élite: uno scontro acceso, è stato fatto osservare, “in tutti i paesi”.
Particolarmente allarmanti i dati italiani, in un paese che appare sempre più caratterizzato da un indebolimento sociale, della percezione di un senso di esclusione rilevante da parte di porzioni sempre più significative del Paese e in cui lo scontro popolo-élite nasce da una strutturale sfiducia nei confronti delle classi dirigenti. Lacerazioni da cui, è stato spiegato numeri alla mano, trovano linfa correnti populiste, sovraniste e nazionaliste.
(7 marzo 2019)