Fosse Ardeatine, Roma ricorda

La prima cerimonia senza Rosetta Stame. È un vuoto che si avverte in modo tangibile, in questo 75esimo anniversario dall’eccidio delle Fosse Ardeatine che come ogni anno è stato ricordato, in forma solenne, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
La recente scomparsa della donna che a lungo è stata alla guida dell’associazione dei familiari delle vittime è un lutto ancora fresco per la comunità di associazioni, scolaresche e comuni cittadini che ogni anno si ritrova a ricordare in questa sede gli orrori del 24 marzo 1944.
Ad Aladino Lombardi, segretario dell’Anfim, chiamato anche quest’anno a leggere uno ad uno i nomi delle 335 vittime, si incrina la voce: “Ho sempre letto questa lista con amore, oggi lo faccio con dolore”. Mentre è il rabbino capo rav Riccardo Di Segni, con accanto il rav Alberto Funaro, a recitare un salmo e il Kaddish per le molte vite ebraiche spezzate nell’eccidio.
Presenti alla cerimonia le più alte cariche dello Stato e diversi esponenti dell’ebraismo italiano e romano (per l’UCEI il vicepresidente Giorgio Mortara, che insieme tra gli altri alla viceambasciatrice israeliana Ofra Farhi ha dedicato un omaggio privato alla memoria del medico Attilio Ascarelli). Il Premier Giuseppe Conte, anche lui presente, così ha ricordato ieri l’anniversario: “Una delle pagine più tragiche della nostra storia che abbiamo il dovere di ricordare per onorare la memoria delle vittime e dei loro familiari, ma anche per trarre monito per il futuro”.

(25 marzo 2019)