International edition
Le sorelle Bucci e l’inciampo del ricordo

Schermata 2019-03-25 alle 14.06.41Sull’edizione di questa settimana di Pagine Ebraiche International, la notizia che le sorelle Bucci, tra i pochissimi bambini sopravvissuti ad Auschwitz, torneranno nella loro città natale di Fiume nei prossimi giorni per partecipare alla posa di nove Pietre d’Inciampo dedicate al ricordo dei loro famigliari. Prosegue invece il viaggio del ciclista della Memoria Giovanni Bloisi per sensibilizzare l’opinione pubblica ai temi legati a quanto accaduto durante la Shoah e la seconda guerra mondiale: questa volta Bloisi si prepara a pedalare per onorare la figura del Capitano Enrico Levi, che oltre a partecipare alla Liberazione della penisola fu anche un protagonista dell’aliyah bet, e poi nella vita del neonato Stato d’Israele.

A denunciare invece il modo in cui legittime ragioni di rabbia sociale vengono usate per implementare politiche pericolose è lo storico sociale delle idee David Bidussa nella sua riflessione in pilpul che fa riferimento a un incontro sui cento anni dalla fondazione del Partito fascista con la partecipazione di Antonio Scurati.

“Il mondo intorno a noi è ogni giorno più irriconoscibile. E non solo per noi ebrei, testimoni quotidiani della mostruosa stupidità dell’antisemitismo, ma per tutti coloro che si aspettano di vivere anche solo la normalità dei rapporti umani, nella reciproca comprensione, nella solidarietà, nel rispetto l’uno dell’altro. In una società che, se non collega sulla base di questi principi e sentimenti, non ha ragione di essere” fa notare invece Dario Calimani, professore dell’Università di Venezia, in riferimento agli attacchi di appartenenti al movimento anti-vaccini nei confronti di un bambino immuno-depresso e della sua famiglia.

Infine sarà aperta a Roma, al Museo dell’Atac dal 2 all’8 aprile la mostra “Emanuele salvato dall’Atac”, con le opere del pittore Giorgio Ortona ispirate alla storia del piccolo Emanuele Di Porto, che si nascose per 48 ore su un tram per sfuggire ai nazisti nell’ottobre 1943.

Nell’ultima riunione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, l’Italia, insieme a diverse nazioni europee, ha votato contro una risoluzione diretta contro Israele. Come si legge nella rubrica Italics dell’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition, che riprende un articolo della Jewish Telegraphic Agency, “Il voto di venerdì rappresenta la prima volta che gli Stati membri UE, più Brasile e Giappone, hanno votato contro l’articolo 7, una bozza di risoluzione periodica che è l’unico punto sempre presente in agenda che colpisce una nazione specifica. I paesi UE attualmente in Consiglio sono Austria, Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Ungheria, Italia, Slovacchia, Spagna e Regno Unito. La bozza è comunque stata approvata nonostante l’opposizione occidentale: nonostante i 16 voti contro, inclusa l’Australia, 26 si sono invece espressi a favore. Anche se negli ultimi anni le nazioni europee si sono generalmente astenute nei voti sull’articolo 7 al Consiglio per i Diritti Umani, quest’anno hanno prodotto una posizione comune contraria, facendo riferimento al suo ‘squilibrio’.”

rt