Via Pomerio, torna la Memoria
Nel 1903, quando si inaugura il Tempio grande di via Pomerio, per gli ebrei fiumani il futuro appare finalmente radioso. Dall’installazione di un nucleo permanente in città sul finire del Settecento, è quello il momento di maggior prosperità per questo nucleo in costante crescita che, a partire dagli anni successivi, sarà anche calamita per numerose famiglie ebraiche in fuga dai pogrom dell’Est Europa. Il Quarnero, con la sua tradizione di accoglienza, un rifugio sicuro.
Appena quaranta anni dopo, con i nazisti in fuga, il Tempio sarà minato e distrutto. Solo macerie in via Pomerio come risultato ultimo di anni di squadrismo, delazioni, barbarie. Un vuoto seguito come spesso accade da un lungo oblio. Proprio quel luogo, non a caso, era stato scelto per far mettere in posa la redazione giornalistica UCEI in occasione di una delle prime edizioni del laboratorio giornalistico Redazione Aperta a Trieste (nell’immagine).
Tra poche ore, un’opportunità storica per fare Memoria rappresentata dalla posa di nove pietre d’inciampo. Non al civico 31, dove sorgeva la sinagoga. Ma poco lontano, una manciata di metri, al numero 15. È là che furono catturate le sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute bambine all’orrore di Auschwitz-Birkenau. Ed è là che torneranno questo giovedì mattina, per ricordare i loro cari scomparsi nella Shoah.
Pietre bilingui, in lingua italiana e croata, troveranno collocazione nell’asfalto con incisi i nomi di Mira Perlow Bucci, Mario Perlow, Sonia Perlow, Jossi Perlow, Aron Perlow, Carola Braun Perlow, Rosa Farberow Perlow e Silvio Perlow e del cuginetto Sergio De Simone. Una sarà dedicata anche a Roberto Braun, fratello della Testimone della Shoah Kitty.
Accanto alle sorelle Bucci i vertici dell’amministrazione cittadina, i rappresentanti della comunità ebraica fiumana, la coordinatrice Rina Brumini, dall’Italia l’assessore UCEI Livia Ottolenghi, la studiosa Sanja Simper che è autrice di un importante studio sulle persecuzioni antiebraiche in Quarnero e sulle responsabilità del fascismo.
Nove pietre per la Memoria e per la consapevolezza a sei anni dalla posa delle prime stolpersteine fiumane in ricordo di Eugenio e Giannetta Lipschitz, prelevati dalla loro abitazione non lontano dal corso principale.
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(26 marzo 2019)