Sorgente di vita
Leo Levi, note da riscoprire


Si apre con un servizio sull’etnomusicologo Leo Levi la puntata di Sorgente di Vita in onda su Rai Due domenica 31 marzo.
La figura del più importante studioso di canti e liturgie ebraiche, che negli anni ’50 e ’60 registrò migliaia di brani in Italia e all’estero, è in questi anni al centro di una vera e propria riscoperta, anche grazie alla pubblicazione di libri e cd con le sue registrazioni, che effettuò in collaborazione con la Rai e l’Accademia di Santa Cecilia.
Nato nel 1912 in Italia, a Casale Monferrato, fervente sionista e socialista, emigrato in terra d’Israele a seguito di arresti per la sua attività contro il regime, tornò in Italia dopo la guerra per lavorare sulla musica popolare italiana, collaborando con i maggiori esperti di quegli anni, come Giorgio Nataletti, Diego Carpitella, Roberto Leydi.
Grazie alla sua opera, sono stati salvati dall’oblio migliaia di minhaghim di preghiere, salmi, canti dello Shabbat e delle festività, di tante comunità ebraiche che a causa della guerra e poi negli anni successivi si andavano spopolando.
Contribuiscono a ricostruirne la storia e la figura le interviste al figlio Rav Joseph Levi, all’etnomusicologo Walter Brunetto, all’Accademica di Santa Cecilia Annalisa Bini e all’autore Piergabriele Mancuso. Il servizio, dal titolo “Le vie dei canti”, è di Marco Di Porto.

Il secondo servizio è dedicato a una mostra dal titolo “La bellezza del rigore”, dell’artista Thomas Lay, che coniuga i manga giapponesi con temi ebraici. Di origini cagliaritane, tra i pochi mangaka occidentali e allievo della creatrice di Candy Candy, ha esposto le sue opere al Museo Ebraico di Venezia.
Le sue tavole raffigurano rabbini e studenti di scuole talmudiche, bambini con la kippà o con il cappello nero, i visi incorniciati dai lunghi riccioli, come se ne incontrano per le strade di Gerusalemme o nei quartieri ebraici di New York, rappresentati con le tecniche del fumetto manga. Il servizio, dal titolo “Jewish Manga”, è di Piera Di Segni.

A seguito dell’agghiacciante attacco terroristico a due moschee di Christchurch in Nuova Zelanda, il terzo servizio è un approfondimento sul fenomeno del suprematismo, l’aberrante ideologia che si basa sull’idea della superiorità dei bianchi cristiani, sulla teoria del complotto e sull’ossessione che il mondo occidentale sia minacciato dall’invasione di altri popoli e di altre comunità. Idee deliranti che circolano negli ambienti della destra radicale e trovano diffusione soprattutto sul web. Il servizio, dal titolo “Potere bianco”, è di Lia Tagliacozzo.

La puntata si chiude con un servizio sul romanzo “Ti rubo la vita”, della scrittrice e autrice di graphic novel Cinzia Leone. Racconta una vicenda in cui si intrecciano identità rubate, fughe, vite abbandonate e poi ritrovate e che si dipana da Istanbul ad Ancona, da Giaffa a Basilea, da Roma a Miami, dalla Turchia di Atatürk all’Italia di fine Novecento, passando attraverso la Seconda guerra mondiale e le persecuzioni antisemite, con un finale a sorpresa. Un libro che, nella gioia della narrazione, riflette sulla storia, l’identità, la tolleranza.
Il servizio, dal titolo “Le vite e la storia”, è di Ada Treves.

Registi dei servizi di questa puntata sono: Alessandra Di Marco, Adriano Leoni e Francesco Candilio.

La puntata di Sorgente di Vita andrà in onda su Rai Due domenica 31 marzo 2019 alle 8.30 del mattino. Sarà replicata lunedì 1 aprile alle 2.00 circa e domenica 7 aprile all’1.15. I servizi, dopo la prima messa in onda, sono visibili sul sito:
https://www.raiplay.it/programmi/sorgentedivita/