In ascolto – Katonti

Di fronte ai grandi Maestri, di fronte alle loro parole profonde e colme di saggezza, si ascolta con grande interesse e un pizzico di timore reverenziale e con umiltà si dice “Katonti”, mi faccio piccolo, non sono degno di tanta grandezza.
L’ebraico della quotidianità usa la stessa espressione di modestia in senso ironico e spesso si risponde “katonti” di fronte a chi, bonariamente o non, fa notare sbagli e piccole pecche.
Ma “Katonti” è anche un brano di Yonatan Razel, nato nel 1973 a New York e immigrato in Israele da bambino con la famiglia. Yonatan Inizia a studiare musica quando è ancora piccolo e il papà, il suo primo maestro, crea un percorso del tutto originale per lui, che prevede soprattutto l’ascolto e la scrittura. Il musicista racconta di essere cresciuto ascoltando i dischi dei Beatles di mamma e quelli di musica classica di papà e immergendosi nelle antiche melodie che risuonavano nella sinagoga persiana Beit Yitzhak.
Da ragazzo sceglie il liceo annesso all’Accademia di musica e studia pianoforte con Benjamin Oren e Pnina Zaltzman, violoncello con Mark Ruzler e composizione con Andrey Haidu e Lev Bogoslofski. Dopo il servizio militare, che lo vede impegnato come tastierista e arrangiatore, viene ammesso al programma di composizione musicale alla Cambridge University, ma Yonatan rifiuta e sceglie di intraprendere un percorso di fede e di studio dei testi sacri presso la Yeshiva.
Lascia la musica, ma solo per poco. Sceglie di scrivere musica “religiosa” e di esibirsi nelle diverse comunità ebraiche nel mondo e di sé dice: “Divido i miei giorni tra lo studio della Torah e la scrittura della musica”.
Nel 2007 vince l’album d’oro per il suo “All in all” e a questo seguiranno diversi altri premi importanti. Nel 2013 la sua canzone “Katonti” ha ricevuto il prestigioso premio ACUM come “Canzone dell’anno”.
È un brano pop orchestrale, in cui ciascuno può riconoscere tante “citazioni”, di epoche differenti e di diversi stili ma, alla fine, resta la sensazione di una ballata nostalgica che ha il sapore degli anni ’70.

Consiglio d’ascolto: https://www.youtube.com/watch?v=HZYivKwVmJc

Maria Teresa Milano

(4 aprile 2019)