Il futuro di Israele
Le elezioni di ieri hanno dunque confermato i numeri degli ultimi sondaggi, che davano la coalizione guidata dal Likud vincente e con i numeri in grado di governare il Paese. A meno di clamorosi ribaltoni, Bibi si appresta quindi a diventare il premier più longevo della storia del Paese, superando persino Ben Gurion. Se così fosse, per Israele si paventa un periodo di instabilità politica con un premier assediato dalle inchieste, a cui ha già dimostrato di reagire con inusitata asprezza. In questo clima di scontro istituzionale, Netanyahu potrà fare ricorso al vecchio armamentario ideologico ed identitario, proseguendo con l’attuale politica degli insediamenti, magari sperando in un appoggio russo e americano, che anche in questa campagna elettorale hanno dimostrato di saper tendere la mano al leader israeliano. In tutto questo non una parola da parte di nessuno dei principali candidati sul grave dilemma demografico che rischia di cambiare la natura dello Stato ebraico.
Davide Assael, presidente Associazione Lech Lechà
(10 aprile 2019)