“Notre Dame, dolore condiviso”
Il mondo sconvolto per l’incendio che ha colpito la cattedrale di Notre Dame, simbolo di Parigi. “La ricostruiremo da domani” ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron. “È la nostra storia, la nostra letteratura. È l’epicentro della nostra vita. I francesi – ha aggiunto – se lo aspettano”.
Solidarietà e vicinanza anche dal mondo ebraico. “Condividiamo il dolore che è di tutti i francesi, colpiti nel cuore da quanto accaduto” si legge in una nota del Crif, il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia. “Un pensiero solidale e fraterno ai cattolici di Francia. Provo enorme tristezza per la tragedia che ha sconvolto il nostro Paese” il commento del presidente del Crif, Francis Kalifat.
“Penso che quei quattro gatti che hanno l’abitudine di fischiare la Brigata Ebraica il 25 aprile lo facciano senza conoscere a fondo questa profonda e luminosa pagina di libertà”. Sono parole di Piero Cividalli, ultimo membro italiano ancora in vita dell’eroico corpo di combattimento che fu protagonista della liberazione del Paese dal nazifascismo, così intervenuto all’interno del Consiglio comunale di Milano. “Sbarcato a Taranto, ho visto con i miei occhi come il fascismo aveva ridotto il Paese nella miseria più totale, non solo materialmente ma anche moralmente. Vorrei che gli italiani conoscessero la loro storia e a cosa li ha portati il fascismo” ha proseguito Cividalli, la cui testimonianza è in evidenza sulle pagine milanesi dei principali quotidiani.
No di Benny Gantz a un eventuale governo unitario a trazione Likud. “Rivlin – scrive La Stampa – ha chiesto alla delegazione del partito Blu-Bianco, il partito di Gantz, se ‘per il supremo interesse del Paese’ è pronto ad accettare la formula di un governo ‘di concordia’ con il Likud. Il rappresentate di Blu-Bianco, l’ex capo di Stato maggiore Gaby Ashkenazy, ha replicato che è inopportuno riaffidare l’incarico a Netanyahu”. Una posizione di partenza che potrebbe evolvere, ma intanto – si legge – “dà la possibilità a Netanyahu di andare avanti con la sua proposta di maggioranza in linea con quella attuale”.
Tra i temi delle recenti elezioni israeliane spicca la crisi della sinistra. Un processo che, per Aldo Cazzullo, che ne scrive sul Corriere in risposta a un lettore, ha origine dal fallimento del processo di pace con i palestinesi, “cui Rabin, Peres, Barak avevano sinceramente creduto”, e dalla liberalizzazione dell’economia, “che in Israele ha dato risultati eccellenti”.
Episodio di antisemitismo in una scuola media di Ferrara, dove uno studente di un istituto secondario di primo grado sarebbe stato aggredito sia fisicamente che verbalmente. “Quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni” tra le frasi che si sarebbe sentito rivolgere. “Un episodio inquietante, a maggior ragione nella città di Giorgio Bassani e del Meis” sottolinea il Quotidiano Nazionale. A commentare l’accaduto, nelle pagine ferraresi del Resto del Carlino, è la responsabile dell’Osservatorio Antisemitismo del Cdec Betti Guetta. “Sentir dire una cosa così da ragazzini di 11 anni – afferma – non fa solo inorridire, deve aprire una riflessione profonda”.
“I veri antisemiti sono i grillini”. È il titolo di un intervento di Renato Farina su Libero. “I Cinque Stelle – scrive il giornalista – hanno avuto da sempre un problema con gli ebrei. Quando erano ancora in mente Dei, e stavano nella pancia di papà Beppe Grillo, per il loro fondatore l’Olocausto era una cazzata e Adolf Eichmann, il regista della strage degli ebrei, un idealista buontempone rispetto a Cesare Romiti”.
L’Osservatore Romano ospita un intervento della storica Anna Foa, tra le protagoniste di un recente seminario sul Mediterraneo organizzato da Civiltà Cattolica. Scrive Foa: “Il documento sulla fratellanza umana firmato ad Abu Dhabi da Papa Francesco e da Ahmad Al Tayyeb, grande imam di AlAzhar, potrebbe diventare per i rapporti fra il mondo cristiano e quello musulmano quello che la dichiarazione Nostra aetate è stato per i rapporti tra ebraismo e cristianesimo”.
Sul Foglio viene presentato “Ebrei e cristiani”, pubblicato dalle edizioni San Paolo, volume che è il risultato della corrispondenza tra il papa emerito Joseph Ratzinger e il rabbino Arie Folger. “Il paradosso di Ratzinger, difeso dai rabbini e contestato dai teologi tedeschi” titola il quotidiano.
Sul Corriere Paolo Mieli parla invece di “Europa a processo. Collaborazionismo, resistenza e giustizia tra guerra e dopoguerra”, opera di Istvan Deak pubblicata da Il Mulino che tratta il tema del collaborazionismo durante la seconda guerra mondiale.
Nell’inserto “Buone Notizie”, il Corriere presenta in breve il progetto architettonico per fare Memoria della storia di solidarietà che vide protagonisti 78 giovani ebrei a Villa Emma a Nonantola.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(16 aprile 2019)