L’Archivio Terracini di Torino Tra le carte di Primo Levi
Una piccola esposizione di documenti originali e inediti custoditi in diversi faldoni e fondi fa da cornice alla conferenza sotto forma di dialogo tra Chiara Pilocane, direttrice dell’Archivio Terracini, e Cristina Zuccaro, responsabile dell’archivio e della biblioteca del Centro Studi Primo Levi. Ad intervallare gli interventi, presentati dalla presidente dell’Archivio, Bianca Gardella Tedeschi, sono le letture tratte da alcune opere a cura di Andrea Sola. Un evento che rientra a pieno titolo nelle molte iniziative in programma per i 100 anni dalla nascita di Levi, promosse dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi e dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario, nato lo scorso 25 marzo, e presieduto da Dario Disegni, presidente del Meis e della Comunità ebraica torinese. L’attività è stata realizzata grazie al sostegno della Regione Piemonte e della Fondazione Ebraica Marchese Cav. Guglielmo De Levy.
“Si tratta di una serie di documenti molto eterogenei, come d’altronde multiple e sfaccettate erano la natura e l’attività dello stesso Primo Levi”, commenta la direttrice Chiara Pilocane. Eterogeneità di carte inedite tratte per lo più dal fondo di Silvio Ortona, che restituiscono testimonianze un po’ a spot, ma che permettono di completare le fonti custodite altrove. Tre i filoni su cui si struttura il dialogo: la vicenda del Monte Disgrazia, ripercorsa proprio grazie al confronto tra fonti diverse: alcuni scritti di Levi e le fotografie provenienti dal fondo Ortona. Secondo filone, il Levi “testimone precoce” della Shoah, in particolare si fa riferimento a delle lettere dell’agosto del 1945. Infine, l’attività di testimone che definiva lui stesso “il terzo mestiere” negli anni Settanta, accompagnata dall’intervista a cura di Marco Pennaccini, dove si assiste a quello che Pilocane definisce “un rimasticamento della sua attività letteraria con gli occhi degli anni di Piombo”.
Con questo evento l’archivio, ospitato all’interno dei locali della Comunità ebraica di Torino, si inserisce tra i protagonisti del Festival Archivissima: quattro giorni di incontri, eventi e contaminazioni che pongono al centro il mondo dei documenti e delle carte, collanti tra passato e futuro, che collimano nel format “La notte degli archivi”. Si tratta di una kermesse unica nel suo genere, che torna nel capoluogo piemontese con una nuova edizione. Tema del 2019 è il superamento delle barriere.
Alice Fubini