Pregiudizi e professori
Siamo tutti rimasti scossi dall’incendio di Notre Dame. Il crollo della guglia rimarrà una delle immagini simbolo di questi anni. Non sono mancati, naturalmente, i commenti. Fra i tanti, mi ha molto colpito quello dello storico Franco Cardini, che così scrive: «Parigi, 16 aprile 2019 – Da qui, sulla Place du Châtelet, dove mi trovo bloccato a piedi, vedo distintamente la grande flèche di Notre Dame in fiamme: brucia, e io mi chiedo come quella grande guglia possa ardere letteralmente come un immenso fiammifero gotico puntato verso il cielo. Una preghiera, potrei dire. Se fossi ebreo, oserei quasi interpretarla come un dito indice puntato contro Dio onnipotente che ha voluto un orrore del genere». È lo stesso Cardini che, tempo fa, sentii dire che gli ebrei nel mondo sono 40 milioni (!). Del resto, si sa, il potere occulto ebraico non può essere mosso solo da 15 milioni scarsi di individui, così come il loro D.o è crudele e vendicativo. Poi ci si chiede da dove provengano i pregiudizi che nutrono la mente dei ragazzini: dai professori universitari!
Davide Assael, ricercatore