Qui Torino – “Il mondo di oggi ha bisogno di Primo Levi”
Come Pesach, la festa che ricorda l’uscita degli ebrei dall’Egitto, ci comanda di non dimenticare le atrocità del passato e festeggiare la libertà, l’uguaglianza, la giustizia, così fa anche Primo Levi nei suoi capolavori letterari. A fare questo emblematico parallelismo, Dario Disegni in occasione della presentazione al Circolo dei Lettori di Torino del programma del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Primo Levi, presieduto dallo stesso Disegni. “Come ha scritto nel suo messaggio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ‘la Memoria di Primo Levi costituisce un patrimonio prezioso e una riserva etica e di umanità’. Il Comitato intende avviare un’ampia gamma di iniziative in Italia e all’estero per la diffusione e l’approfondimento della testimonianza civile e morale di una personalità il cui inesauribile insegnamento rappresenta oggi più che mai un fondamentale punto di riferimento per la nostra società”, ha sottolineato Disegni, presentando assieme a Fabio Levi ed Ernesto Ferrero, rispettivamente direttore e presidente del Centro Primo Levi, le tante iniziative di questo anno leviano (il programma è consultabile sul sito del Centro Primo Levi, clicca qui). Tra gli eventi, è stato ricordato la messa in scena di Se questo è un uomo a cura di Valter Malosti e Domenico Scarpa al Teatro Carignano (dal 23 aprile al 12 maggio); lo spettacolo sul Il sistema periodico al Teatro Astra (23 aprile – 12 maggio); gli appuntamenti al Salone del Libro di Torino incentrati sul progetto “Se questo è un uomo, il libro primogenito”, sulla presentazione del volume della decima lezione Primo Levi e su un incontro a più voci per celebrare il compleanno di Levi. E poi tante altre iniziative, da convegni a proiezioni di film, che toccano Torino, come altre città d’Italia e del mondo. “Il mondo di oggi ha bisogno di Primo Levi” ha ricordato Fabio Levi, sottolineando il merito del grande scrittore di aver aperto un dialogo con le generazioni future sul significato della Memoria e della Testimonianza attraverso Se questo è un uomo, così come di altre grandi tematiche attraverso le altre sue opere. “L’opera di Levi è un giacimento inesauribile che può riservare ancora importanti scoperte – le parole di Ernesto Ferrero – La grandezza dello scrittore ha dato al testimone di Auschwitz la capacità di parlare alle prossime generazioni e all’uomo di pensiero di dialogare sui problemi del mondo in cui viviamo”.
Un’attualità rilevata anche dal Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e dall’assessore alla Cultura della Città di Torino Francesca Leon, intervenuti nel corso della conferenza stampa. “Non sono così tranquillo che ciò che giustamente diciamo nei comizi, ovvero i ‘Mai più’, sia così scontato oggi, – la preoccupazione di Chiamparino – perché la Memoria è labile e anche perché la contemporaneità induce una sorta di scissione fra le parole e il loro significato: si veda quanto accaduto a Ferrara”, dove affermazioni gravi e antisemite sono state dette con leggerezza da alcuni ragazzi a un coetaneo ebreo. “Non conosco il caso ma non sono sicuro che chi le abbia pronunciate sapesse persino il loro significato. Per questo è importante leggere Levi ed è importante questo bellissimo programma per il centenario”. E per promuovere il grande insegnamento dello scrittore, è nata negli scorsi mesi l’associazione Amici del Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino, presentata dal suo vicepresidente, Tullio Levi. Obiettivo dell’associazione, sostenere le tante e importanti iniziative del Centro di Torino e valorizzare e dare visibilità al suo lavoro.
Daniel Reichel