Verso il 25 Aprile
Si avvicina l’appuntamento con il 25 Aprile. Repubblica, elencando diverse iniziative dell’estrema destra, racconta come “l’onda neonazi sfida la Liberazione”. Legato a questi temi anche un editoriale di Gad Lerner, secondo cui le polemiche innescate su questa celebrazione dal ministro dell’Interno starebbero suscitando una reazione di segno opposto. “Chi per istinto ha avvertito prima degli altri la metafisica del fascismo che circola sotto forma di razzismo, maschilismo, militarismo nel nostro tempo contemporaneo – scrive il giornalista – sono stati i sopravvissuti della Shoah e i partigiani ancora viventi. Alla senatrice a vita Liliana Segre solo pochi gaglioffi osano mancare di rispetto. Ma mi permetto di suggerire a Matteo Salvini di usare prudenza, nei suoi sfottò, anche riguardo all’Associazione nazionale partigiani d’Italia”. Del 25 Aprile parla anche Pierluigi Battista, in un intervento sul Corriere in cui ricorda la grande manifestazione di piazza del 1994 a Milano e gli slogan allora ricorrenti. “Gli echi del 25 aprile 1994 si sono spenti – osserva – ma perdura il tic dell’allarme del ‘nuovo fascismo’. La lezione del dopo ’94, e cioè che è con i mezzi della politica democratica e non con gli appelli concitati a una nuova Resistenza che la democrazia può funzionare. E che costruire le condizioni dell’alternanza è più difficile, anzi la cosa più difficile, ma è l’unica che abbia un senso”.
Riflette invece Claudio Vercelli sul Manifesto: “Il quadro italiano ed europeo nel quale si celebra quest’anno la ricorrenza del 25 aprile è quello di un progressivo trapasso dalle democrazie sociali, che erano venute faticosamente affermandosi dalla Liberazione in poi, ad un ordinamento di poteri che, in mancanza d’altri termini, può essere definito come democrazia recitativa”.
Tra i temi relativi agli Esteri, oltre ai sanguinosi attentati in Sri Lanka, l’elezione del comico Volodymyr Zelensky alla presidenza dell’Ucraina. “Negli attuali tempi farseschi dei comici leader politici – scrive Il Fatto Quotidiano – Zelensky sorge dalle pieghe della Storia d’Europa amara e violenta, intrisa anche dello spirito ebraico. La risata beffarda che conquista Kiev esce fuori dalla terra culla dell’hassidismo, il movimento dell’ebraismo ortodosso che nel XVIII secolo ha conformato la cultura yiddish propagatasi in Europa e poi in America con le migrazioni dai ghetti”.
Gli Stati Uniti non rinnoveranno a maggio le esenzioni per l’import di petrolio iraniano. Spiega Il Sole 24 Ore: “Una decisione destinata ad aumentare la pressione americana su Teheran, azzerando entrate miliardarie. E capace di scuotere mercati globali già nervosi sollevando lo spettro di nuove tensioni geopolitiche al di là del Medio Oriente”.
Debutta stasera a Torino lo spettacolo “Se questo è un uomo”, ispirato all’opera di Primo Levi, di Valter Malosti. In un testo pubblicato da La Stampa, il regista teatrale ne anticipa l’inizio: “Mi è sempre parso che il romanzo chiamasse disperatamente ‘la casa’. L’idea della casa, delle sue stanze, dei suoi oggetti, dona la forma invisibile alla struttura del lavoro. All’inizio il pubblico vedrà infatti un uomo che torna a casa. È un frammento di sogno di tanti anni fa, di quando decisi di portare quelle parole in scena”.
Il Corriere Milano parla di FoodNet, progetto che punta a combattere i disturbi alimentari tra i giovani aumentando la consapevolezza dei rischi. Tra le scuole dove è stata attivata una campagna di prevenzione, viene segnalato, c’è anche quella della Comunità ebraica.
Sul Giornale Fiamma Nirenstein presenta Ajax-Tottenham, sfida di Champions che vedrà contrapposte due squadre dalla significativa eredità ebraica: “Chi scrive non ha alcuna esperienza calcistica, solo un inveterato amore per la Fiorentina e la consapevolezza che negli stadi ci si deve aspettare di sentire urlare ‘ebreo’ come il peggiore insulto, come quando la Lazio mise Anna Frank nella maglia di un romanista. Qui la storia, però, è rovesciata”.
Libero contesta l’approfondimento su Gerusalemme curato da Corrado Augias e andato in onda su Rai Tre la sera di Pasqua: “Augias, speciale anti-Israele”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(23 aprile 2019)