Religioni, un festival per l’incontro
Sarà una conversazione tra il sindaco Dario Nardella e il presidente del World Jewish Congress Ronald Lauder ad inaugurare la quarta edizione del Festival delle Religioni che si aprirà domani a Firenze, negli spazi messi a disposizione dalla Basilica di San Miniato al Monte.
“Abbiamo deciso di celebrare la ricorrenza della liberazione italiana dal nazifascismo con un incontro importante” sottolinea Francesca Campana Comparini, fondatrice dell’associazione culturale Luogo d’Incontro che dal 2015 organizza il festival. Sarà proprio lei ad aprire la conversazione, in programma alle 16.30 con la moderazione di Marco Carrai.
Come nelle passate edizioni, il programma segue un filo conduttore. E se nel passato l’offerta era incentrata su “Incontrandoci su ciò che ci divide”, “Andiamo Oltre”, “Io Sono”, quest’anno il confronto sarà nel segno del tempo. Il perché è la stessa Campana Comparini (che ha in lavorazione un libro dedicato all’Antico Testamento) a spiegarlo: “In un’epoca confusa e degradata di valori e di alti pensieri, il tempo passa attraverso noi stessi senza che spesso si sia capaci di saperlo ‘trattenere’, il festival esorta a fermarsi, a rallentare, a riflettere, ad abitare il tempo, ma soprattutto ad imparare a scandire i tempi del tempo. Ecco perché il titolo di questa edizione è Orā-te e giocherà sul doppio significato di ‘pregate’ in latino e allo stesso tempo di ‘ora te’ con l’esortazione a rinnovare se stessi e a meditare sulla propria vita e sul proprio tempo”.
Tra gli appuntamenti in agenda una conversazione su “Il tempo nell’Islam e nell’ebraismo” tra il rabbino capo Amedeo Spagnoletto e l’imam Yahya Pallavicini che si svolgerà domenica 28 alle 17 nelle Antiche Cantine del Frantoio della basilica fiorentina.
(Nell’immagine un incontro alla sinagoga fiorentina in occasione di una passata edizione del festival)