La nota dei rabbini italiani
“Rafforzare la prevenzione”
“Un nuovo cruento attacco antisemita ha segnato il giorno conclusivo della festa di Pesach, Pasqua ebraica, nella sinagoga della Comunità Chabad di Poway, presso San Diego in California. Partecipiamo sgomenti al dolore per la vittima innocente, la signora Lory Kaye, e preghiamo per la salvezza e la guarigione dei feriti”.
Così inizia una nota dell’Ari, l’Assemblea dei Rabbini d’Italia, diffusa in queste ore.
“Con particolare inquietudine – prosegue la nota – constatiamo come l’antisemitismo si manifesti in maniera sempre più diffusa con il dilagare di violenza e di episodi sanguinosi e riteniamo che questi fatti debbano suscitare e rafforzare concrete misure di prevenzione, sia sul piano operativo, a tutela del pubblico e delle istituzioni ebraiche, sia attraverso progetti educativi particolarmente rivolti ai giovani, sia attraverso una corretta informazione sulla realtà ebraica odierna e su Israele”.
“Al tempo stesso – sottolineano i rabbini italiani – siamo convinti che questo ulteriore gesto di violenza non colpisca solo le comunità ebraiche ma come altri analoghi condotti contro fedeli in preghiera, in un luoghi di culto di varie religioni, sparsi in diverse parti del mondo, testimonia il diffondersi di stati d’animo perversi, sempre più caratterizzati dal fanatismo, dall’odio cieco, dallo sprezzante senso di superiorità verso le altrui convinzioni e pratiche religiose”.
“La libera e pacifica manifestazione della propria fede, l’attestazione del sentimento religioso condiviso con la comunità di appartenenza – si legge ancora – costituiscono delle fondamentali espressioni dell’identità umana, se il loro svolgimento viene messo a repentaglio il pericolo incombe su tutto il consorzio civile e non riguarda solo le comunità religiose”.
L’invito dell’Ari è “a vigilare sul rischio di un imbarbarimento dei comportamenti collettivi, di una china pericolosa verso atteggiamenti sempre più diffusi di violenta prevaricazione, anche verbale, e di incapacità ad esprimere pensieri ed ideologie attraverso il confronto e la parola”.
(29 aprile 2019)