Oltremare – Mimuna

daniela fubiniConsiderato che noi ebrei italiani siamo evidentemente il migliore dei mondi possibili, e considerato che al contrario di quello che ci piace pensare in realtà amiamo moltissimo la tradizione e le tradizioni, io non mi spiego proprio perchè noi non abbiamo la Mimuna. Per Mimuna intendesi rito collettivo, anche se di solito quasi totalmente gestito dalle signore, di ogni etá, colore di capelli, forma e stato coniugale, che comprende la preparazione e la devota degustazione di dolci a base di noci e mandorle tritate e mischiate a quantitativi gargantueschi di zuccheri colorati; e poi della regina della festa, la mufleta. Chi non ha mai assistito in specifico al rito della mufleta dovrà aspettare la fine del prossimo Pesach, e quindi porti pazienza, perché la si fa una volta sola all’anno e questo spiega anche perché tutti se ne abboffano come non ci fosse un domani (si sa in partenza che dopo ci saranno altri 364 giorni da aspettare, ecco cosa c’è).
La mufleta inizia pochi minuti dopo la fine di Pesach, sotto forma di palline di impasto leggerissime che arrivano a galleggiare sull’olio su cui sono messe a riposare. Da pallina viene allargata con veloci movimenti circolari fino a diventare un disco sottilissimo, elastico e quasi senza peso, che viene messo a scaldare su padelle bollenti. La magia si produce quando una prima mufleta è pronta, leggermente abbrunita a tratti, e se ne mette una cruda sopra, voltandole poi insieme senza che si apiccichino, e continuando a impilarne una dopo l’altra nella padella finché non arriva il momento di trasferire la pila calda su un piatto e servire. Poi ognuno è libero di arrotolare la sua mufleta, sfogliata via delicatamente dalla pila, con quel che vuole: miele, burro, marmellata. Questa libertà di gusto è la proverbiale ciliegina sulla torta. E la cosa più inattesa è che anche i bambini apprezzano la mufleta, naturalmente nel loro caso spalmata di crema di cioccolato, la Shahar che li ha accompagnati lungo tutto Pesach e che non hanno alcun motivo di abbandonare troppo in fretta.
Ora, in Israele ormai la Mimuna è una festa di tutti, mangiatori di gefilte fish compresi, e non è troppo difficile trovarne una cui essere invitati. In Italia manca, ma con tutte le meravigliose tradizioni ebraiche italiane, nelle loro declinazioni nazionali e locali, basterebbe applicare un sano sincretismo culinario e adottarla, come fosse stata nostra da sempre. In quanto nazione fondatrice della pizza, nessuno si stupirebbe.

Daniela Fubini

(29 aprile 2019)