Quando la Memoria arriva in salotto

Un pomeriggio per ascoltare da vicino i Testimoni della Shoah, interagendo con loro in luoghi raccolti come dei semplici salotti, dove la prossimità fisica diventa anche una possibilità per parlarci, per fare domande, per capire meglio.
Si è svolta a Roma giovedì scorso una nuova edizione di Zikaron Ba Salon, progetto nato in Israele alla scopo di sensibilizzare sui temi della Memoria con incontri meno formali e “istituzionali”.
Tre le case che si sono aperte per dare la possibilità di ascoltare le parole di Edith Bruck, Sami Modiano e Piero Terracina, che hanno raccontato le loro storie a decine di ragazzi, tutti all’ultimo anno delle superiori, che hanno affollato divani, sedie e pavimenti.
Organizzata dal Centro di Cultura Ebraica di Roma, dal Progetto Memoria, dall’Assessorato alle politiche giovanili della Cer, con il patrocinio della Fondazione Museo della Shoah, l’iniziativa ha coinvolto studenti provenienti dalle scuole romane Ripetta, Volterra, Albertelli, Giovanni XXIII, Vespucci, Virgilio e Russel. A partecipare agli incontri anche la presidente della Cer Ruth Dureghello e alcuni consiglieri della Comunità romana.
Il progetto Zikaron Ba Salon è organizzato su scala nazionale anche dall’UCEI, che negli ultimi anni ha realizzato questa iniziativa in diverse località. Le ultime sono state a Firenze lo scorso febbraio, a Napoli lo scorso novembre, e a Ferrara nel maggio 2018. Iniziative molto partecipate, che hanno stimolato i ragazzi a produrre materiali video e altri elaborati artistici e didattici. Un modo vivo e coinvolgente di fare Memoria, una possibilità davvero rara di ascoltare le parole e gli insegnamenti di chi ha visto con i propri occhi e vissuto sulla propria pelle quel buio e drammatico periodo della storia europea.
Marco Di Porto
(5 maggio 2019)